Santo del giorno 15 novembre: Sant’Alberto Magno

Sant’Alberto Magno: La Vita e l’Eredità del Dottore Universale della Chiesa

Nome

Sant’Alberto Magno

Titolo

Vescovo e dottore della Chiesa

Nascita

1206, Lauingen, Germania

Morte

15 novembre 1280, Colonia, Germania

Ricorrenza

15 novembre

Martirologio

edizione 2004

Beatificazione

1622, Roma, papa Gregorio XV

Canonizzazione

1931, Roma, papa Pio XI

Preghiera

Dio, nostro rifugio e nostra forza, tu hai dato al santo vescovo e dottore della Chiesa Alberto la forza di orientare il sapere umano alla sapienza eterna. Rafforza e proteggi per sua intercessione la nostra fede nella confusione spirituale dei nostri giorni. Donaci l’ampiezza della sua mente, affinché anche il progresso delle scienze ci aiuti a conoscerti più profondamente e a giungere più vicini a te. Fa’ che possiamo crescere nella conoscenza della Verità, che tu stesso sei, affinché un giorno possiamo contemplarti faccia a faccia insieme con tutti gli angeli. Ti preghiamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Patrono di

Castelletto di Branduzzo

Protettore di

Scienziati

Martirologio Romano

Sant’Alberto, detto Magno, vescovo e dottore della Chiesa, che, entrato nell’Ordine dei Predicatori, insegnò a Parigi con la parola e con gli scritti filosofia e teologia. Maestro di san Tommaso d’Aquino, riuscì ad unire in mirabile sintesi la sapienza dei santi con il sapere umano e la scienza della natura. Ricevette suo malgrado la sede di Ratisbona, dove si adoperò assiduamente per rafforzare la pace tra i popoli, ma dopo un anno preferì la povertà dell’Ordine a ogni onore e a Colonia in Germania si addormentò piamente nel Signore.

 

Il Santo e la missione

Sant’Alberto Magno, celebre per i suoi vasti interessi intellettuali che spaziavano dalla filosofia alla scienza naturale, rappresenta un esemplare unico di come la missione cristiana possa essere incarnata attraverso la ricerca del sapere e l’insegnamento. La sua vita si distingueva non solo per l’ampiezza delle sue conoscenze, ma anche per il modo in cui le utilizzava per approfondire e diffondere la comprensione della fede.

Alberto visse in un’epoca in cui il sapere stava iniziando a fiorire in modi nuovi e sorprendenti. Come Domenicano, egli incarnava l’ideale dell’ordine di coniugare la predicazione con lo studio. La sua missione era quella di esplorare tutte le branche del sapere umano, per poi integrarle in un quadro di comprensione che fosse al servizio della verità rivelata e dell’edificazione della Chiesa.

In questo senso, la sua missione non era limitata alla cattedra o al pulpito, ma si estendeva anche ai laboratori e alle biblioteche. Egli vedeva nel sapere una via per avvicinarsi a Dio, insegnando che la ricerca della verità in tutte le sue forme era un percorso per rivelare l’ordine e la bellezza della creazione divina. La sua curiosità intellettuale era alimentata da una profonda fede e da un desiderio di guidare altri nella comprensione più profonda del mondo e del loro creatore.

Oltre a essere un intellettuale, Alberto era anche un pastore. Il suo impegno nell’insegnamento e nella guida degli studenti rifletteva la sua preoccupazione pastorale per la formazione integrale delle persone. Egli era profondamente impegnato nel formare individui non solo intellettualmente competenti, ma anche spiritualmente maturi, in grado di usare il loro sapere al servizio della Chiesa e della società.

Infine, la missione di Sant’Alberto Magno era caratterizzata da un forte senso di umiltà. Nonostante la sua straordinaria erudizione, rimase sempre fedele al principio che tutto sapere è limitato di fronte al mistero di Dio. Questa consapevolezza lo rese un maestro e un mentore eccezionalmente efficace, capace di ispirare nei suoi studenti, tra cui San Tommaso d’Aquino, un profondo senso di meraviglia e di adorazione.

Sant’Alberto Magno dimostra che la missione cristiana può abbracciare pienamente la ricerca intellettuale, utilizzando la conoscenza e il sapere come strumenti per approfondire la comprensione della fede e per guidare gli altri in un cammino di scoperta e di adorazione. La sua eredità ci ricorda che mente e cuore lavorano insieme nella missione di testimoniare la verità e la bellezza del Creatore.

Il Santo e la misericordia

Sant’Alberto Magno, noto per la sua vasta erudizione e per essere stato il maestro di San Tommaso d’Aquino, è un esempio luminoso di come la misericordia possa essere intrecciata con la ricerca intellettuale e la formazione teologica. Sebbene sia principalmente celebrato per i suoi contributi alla filosofia e alla scienza, la misericordia fu un tema ricorrente e profondo nel suo pensiero e nella sua opera.

La misericordia, secondo Sant’Alberto, non era semplicemente un atto di bontà emotiva o una risposta istintiva alla sofferenza altrui. Piuttosto, la vedeva come una virtù fondamentale che unisce ragione e compassione, conoscenza e amore. Questa concezione della misericordia permeava il suo approccio all’educazione e alla teologia, enfatizzando che la vera comprensione di Dio e della natura umana deve sempre condurre a un maggiore amore e servizio verso gli altri.

La sua vita stessa era un esempio di come la misericordia possa essere vissuta nella pratica quotidiana. Come insegnante e predicatore, Alberto era noto per la sua pazienza, la sua gentilezza e il suo impegno nel guidare i suoi studenti non solo alla conoscenza accademica, ma anche a una più profonda comprensione e amore per Dio e per il prossimo. La sua capacità di spiegare concetti complessi in modo accessibile rifletteva la sua preoccupazione affinché la saggezza fosse al servizio di tutti, non solo di una élite intellettuale.

Inoltre, Alberto si impegnò attivamente nelle questioni della sua epoca, dimostrando che la misericordia non era per lui un concetto astratto, ma un principio guida per l’azione. Il suo lavoro come mediatore in vari conflitti e la sua preoccupazione per la giustizia sociale mostrano che comprendeva la misericordia come un imperativo per creare una società più giusta e compassionevole.

La vita e l’opera di Sant’Alberto Magno ci offrono una visione della misericordia che va oltre la carità e l’assistenza immediata. Ci mostrano che la misericordia è profondamente legata alla ricerca della verità, all’educazione e all’impegno sociale. Il suo esempio ci incoraggia a considerare come la nostra comprensione intellettuale e la nostra fede possano essere vissute in modi che riflettano concretamente l’amore misericordioso di Dio per ogni persona.

Agiografia

Alberto Magno, canonizzato e decorato del titolo di Dottore dal Sommo Pontefice Pio XI, nacque all’inizio del secolo XIII dai conti di Bollstädt a Lauingen in Svevia storica regione della Germania, dove passò la giovinezza. Recatosi all’Università di Padova per una formazione intellettuale più elevata, fu dal beato Giordano di Sassonia guadagnato all’Ordine Domenicano. Terminati gli studi ed emessi i voti religiosi, fu designato come professore a Colonia, Ratisbona, Strasburgo e…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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