Santo del giorno 15 luglio: San Bonaventura

L’umile dottore della Chiesa con la missione di illuminare le menti e i cuori

Nome

San Bonaventura

Titolo

Vescovo e dottore della Chiesa

Nascita

1221, Bagnoregio, Lazio

Morte

14 luglio 1274, Lióne, Francia

Ricorrenza

15 luglio

Martirologio

edizione 2004

Canonizzazione

14 aprile 1482, Roma, Papa Sisto IV

Preghiera

O Cuore amatissimo di Gesù, perché ti sei fatto squarciare dalla lancia, se non per mostrarmi l’eccesso dell’amor tuo e per essere l’abitazione dell’anima mia? E quando entrerò io in Te e solennemente protesterò: Questo è il mio eterno riposo; qui abiterò perché mi sono scelto io stesso questa dimora?. Gesù mio, introduci quanto prima quest’anima mia attraverso la ferita dell’aperto costato nel segreto del tuo amabilissimo e amantissimo Cuore, affinché essa si purifichi, si abbellisca e tutta si infiammi nella tua carità; in modo che, dimentica delle terrene sollecitudini, pensi solo ad amar Te, mio Dio crocifisso.

Patrono di

Bagnoregio, Belmonte Calabro, Montelupo Albese

Martirologio Romano

A Lione, in Francia, la deposizione di san Bonaventura, Cardinale e Vescovo di Albano, Confessore e Dottore della Chiesa, dell’Ordine dei Minori, famosissimo per la dottrina e la santità della vita. La sua festa tuttavia si celebra nel giorno precedente.

 

Il Santo e la missione

San Bonaventura è stato un grande teologo e mistico che ha vissuto la sua vita con uno spirito di missione radicato nell’amore per Dio e per l’umanità. La sua missione era quella di diffondere la verità e la saggezza del Vangelo, illuminando le menti e i cuori delle persone. Come frate francescano, San Bonaventura si dedicava alla povertà, all’umiltà e all’amore verso gli altri. Ha trasmesso l’insegnamento di San Francesco d’Assisi, mettendo in pratica l’amore fraterno e la cura per i più bisognosi. Nella sua opera teologica, San Bonaventura ha cercato di coniugare la ragione con la fede, sottolineando l’importanza di un’intellettuale e di una spiritualità profonde. La sua missione era quella di mostrare che la ricerca della verità e la ricerca di Dio non sono in contrasto, ma si completano reciprocamente. Che l’esempio di San Bonaventura ci ispiri a essere testimoni della verità e dell’amore di Dio, diffondendo la speranza, la compassione e la saggezza in ogni sfera della nostra vita e in ogni luogo in cui siamo chiamati ad essere presenti.

Il Santo e la misericordia

San Bonaventura è considerato un santo noto per il suo impegno nell’Opera di Misericordia spirituale di insegnare agli ignoranti e consigliare i dubbiosi. Era un uomo dotto, saggio e buono che dedicava la sua vita a servire gli altri attraverso l’insegnamento e la guida spirituale. Come ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, San Bonaventura ha promosso l’istruzione e l’educazione all’interno dell’ordine. Ha incoraggiato i frati a dedicarsi all’insegnamento per diffondere la conoscenza e la saggezza tra le persone comuni. La sua umiltà gli ha permesso di avvicinarsi agli ignoranti con gentilezza e compassione, offrendo loro insegnamenti spirituali ed educandoli nella fede. San Bonaventura è stato anche un consigliere molto ricercato. Molte persone si rivolgevano a lui per ricevere consigli spirituali e risposte alle loro domande e dubbi sulla fede. Grazie alla sua erudizione e alla sua profonda comprensione della teologia, era in grado di offrire consigli saggi e guidare le persone verso una maggiore comprensione della loro fede. Perciò San Bonaventura è ricordato come un santo che ha esercitato l’Opera di Misericordia spirituale di insegnare agli ignoranti e consigliare i dubbiosi. Il suo impegno nel diffondere la conoscenza e la saggezza, unito alla sua umiltà e bontà, ha reso un grande servizio alla Chiesa e a coloro che cercavano la sua guida.

Agiografia

Nell’anno 1221 nasceva in Bagnoregio (Lazio) San Bonaventura che al fonte battesimale fu chiamato Giovanni. Essendosi ammalato gravemente all’età di quattro anni, la mamma lo raccomandò a S. Francesco d’Assisi, colà di passaggio, promettendo di offrirlo al Signore nell’ordine dei Frati Minori, se avesse riacquistata la salute. S. Francesco pregò per lui e quando lo seppe risanato, esclamò: « O buona ventura » e da allora Giovanni fu chiamato Bonaventura. Cresciuto negli anni, nel 1242 si associò ai seguaci del poverello d’Assisi, ove in breve fece mirabili progressi nella virtù e nella scienza. Fatta la professione, venne mandato all’Università di Parigi, alla scuola del dottissimo Padre Ales. I progressi che fece negli studi furono tali che…

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Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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