Santo del giorno 13 luglio: Sant’Enrico II
Il sovrano Santo che ha incarnato la fede e la giustizia
Nome
Sant’Enrico II
Titolo
Imperatore
Nascita
6 maggio 972, Bad Abbach o Hildesheim, Germania
Morte
13 luglio 1024, Grona, Germania
Ricorrenza
13 luglio
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
O Dio, che hai colmato dei tuoi doni Sant’Enrico e dalla regalità terrena lo hai innalzato alla corona eterna, assisti e proteggi i tuoi fedeli, perchè tra le vicende del mondo corrano incontro a te nella giustizia e nella santità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Patrono di
Polia
Canonizzazione
4 marzo 1145, Roma, Papa Eugenio III
Martirologio Romano
Sant’Enrico, che imperatore dei Romani, si adoperò insieme alla moglie santa Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e propagare la fede di Cristo in tutta l’Europa; mosso da zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita.
Il Santo e la missione
Sant’Enrico II è noto principalmente per il suo lavoro missionario in Svezia, dove si sforzò di diffondere la fede cristiana tra i pagani scandinavi. All’epoca, gran parte della popolazione svedese seguiva la religione nordica pagana, e Enrico intraprese un’opera di conversione attraverso la predicazione e l’istruzione.
Durante il suo ministero, Enrico fondò chiese, istituì scuole e promosse la costruzione di monasteri. Inoltre, cercò di rafforzare l’autorità della Chiesa cattolica in Svezia, lavorando per l’organizzazione della gerarchia ecclesiastica e la promozione del clero locale.
Tuttavia, il suo impegno missionario non fu privo di ostacoli. La resistenza dei pagani e degli aristocratici locali ostili alla diffusione del cristianesimo portò a conflitti e tensioni. Nonostante ciò, Enrico perseverò nella sua missione e cercò di portare la luce del Vangelo anche nelle regioni più remote.
Purtroppo, il suo impegno missionario si concluse tragicamente. Nel 1156, durante una missione nel regno di Finlândia (attuale Finlandia), Enrico fu assassinato da un nobile pagano di nome Lalli. La sua morte fu vista come un martirio e contribuì a rafforzare il cristianesimo in Svezia.
Dopo la sua morte, Enrico divenne un simbolo di zelo missionario e fu venerato come santo. Nel corso dei secoli, la sua figura è stata oggetto di venerazione sia nella Chiesa cattolica che nella Chiesa ortodossa.
Sant’Enrico II rappresenta un esempio di dedizione e sacrificio nell’opera di diffusione del cristianesimo. La sua vita e il suo martirio ispirano i credenti a perseguire l’evangelizzazione e a difendere la fede nonostante le difficoltà che possono incontrare lungo il cammino.
Il Santo e la misericordia
Sant’Enrico II è stato un sovrano che ha incarnato l’essenza della misericordia nella sua vita e nel suo regno. Nonostante la sua posizione di potere e autorità, ha dimostrato un cuore compassionevole e una grande sensibilità verso coloro che erano emarginati e bisognosi.
Sant’Enrico II ha esercitato la sua autorità con saggezza e giustizia, ma sempre con un profondo senso di misericordia. Ha promosso la pace e la riconciliazione tra le persone, cercando di risolvere i conflitti con compassione e perdono.
La sua generosità verso i poveri e gli emarginati è stata evidente nel suo impegno a costruire ospedali, monasteri e istituzioni caritatevoli per fornire assistenza e cura a coloro che ne avevano bisogno. Ha dedicato tempo e risorse per alleviare le sofferenze degli altri, dimostrando così la misericordia di Dio in azione.
Sant’Enrico II ci insegna che la misericordia non è solo un sentimento, ma una virtù che si esprime attraverso le azioni concrete. Ci invita a rispondere alle necessità degli altri con compassione e a lavorare per creare una società più giusta e inclusiva.
La sua testimonianza ci sfida a vivere la misericordia nella nostra vita quotidiana, a tendere una mano a coloro che sono nella necessità, a perdonare coloro che ci hanno ferito e a essere strumenti di riconciliazione e amore nel mondo.
Agiografia
S. Enrico nacque nel 972 da Enrico, re di Baviera e da Gisela, figlia di Corrado re di Borgogna. Ebbe ottima indole, nobili sentimenti e rara virtù: qualità che fecero di lui un imperatore santo.
Incoronato da Benedetto VIII il 22 febbraio del 1014, Enrico comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà per non prevaricare; e la cercò e l’esercitò quindi in tutti i suoi atti. Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione propria ed il benessere dei sudditi: programma che il glorioso monarca svolse lodevolmente in…