Santo del giorno 13 gennaio: Sant’Ilario di Poitiers
Sant’Ilario di Poitiers: Pilastro della Fede e Difensore dell’Ortodossia nella Chiesa Antica
Nome
Sant’Ilario di Poitiers
Titolo
Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita
310 circa, Poitiers, Francia
Morte
368, Poitiers, Francia
Ricorrenza
13 gennaio
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
Fa’, o Signore, come l’esempio del nostro amato Ilario, che io mi mantenga sempre fedele a ciò che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Che io adori te, nostro Padre, e insieme con te il tuo Figlio; che io meriti il tuo Spirito Santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito. Amen
Patrono di
Argusto, Parma, Casorate Sempione, Ossona, Beregazzo con Figliaro, Bedero Valcuvia, Vervio, Cassinasco, San Ponso, Strambinello, Nus, Gignod
Martirologio Romano
A Poitiers, in Francia, il natale di sant’Ilario, Vescovo e Confessore, il quale, per aver difeso strenuamente la fede cattolica, fu relegato per quattro anni nella Frigia, e, fra gli altri miracoli, vi risuscitò un morto. Il Sommo Pontefice Pio nono lo dichiarò e confermò Dottore della Chiesa universale.
Il Santo e la missione
La figura di Sant’Ilario di Poitiers si erge come un faro di dedizione e di chiaroveggenza nella storia del cristianesimo, specialmente quando si contempla il suo approccio alla missione. Nel cuore del IV secolo, un’epoca turbolenta per la Chiesa, Ilario emerse come un difensore ardente della fede nicena contro le correnti dell’arianesimo, un compito che andava ben oltre la semplice polemica teologica e si radicava profondamente in una missione di verità e di illuminazione.
Quello che rende unica la missione di Sant’Ilario è il suo approccio equilibrato e riflessivo. Non si limitava a respingere l’eresia, ma cercava attivamente di comprendere le sue origini e di rispondere con un’argomentazione solida e accessibile. Questa metodologia non era solo una difesa della dottrina ortodossa, ma anche un modo per guidare gli altri verso una comprensione più profonda della fede.
Inoltre, la sua esistenza fu segnata da un costante impegno per l’edificazione della Chiesa. Esiliato per la sua fede, Ilario non perse mai di vista la sua missione, usando il tempo dell’esilio per scrivere opere influenti che continuano a ispirare i cristiani anche oggi. La sua capacità di trasformare l’avversità in opportunità è un aspetto fondamentale della sua missione.
In definitiva, la vita di Sant’Ilario di Poitiers ci insegna che la vera missione va oltre la mera difesa della dottrina; si tratta di un viaggio di costante ricerca della verità, di comprensione profonda e di condivisione di questa verità con gli altri in modi che illuminano e arricchiscono l’intera comunità cristiana.
Il Santo e la misericordia
Sant’Ilario di Poitiers emerge nella storia cristiana come una figura di grande impatto, specialmente nel suo approccio alla misericordia. Vissuto nel quarto secolo, in un periodo di intensi dibattiti teologici e di divisioni all’interno della Chiesa, Ilario si distinse non solo per la sua acuta intelligenza teologica, ma anche per il suo profondo senso di misericordia.
La misericordia di Sant’Ilario si manifestava in molteplici modi. In primo luogo, era evidente nel suo incrollabile impegno a difendere la fede contro l’eresia ariana, non solo come una battaglia dottrinale, ma anche come un atto di misericordia verso coloro che erano traviati da insegnamenti errati. Egli comprendeva che guidare le persone verso la verità era un atto supremo di misericordia, poiché li liberava da errori spiritualmente dannosi.
Inoltre, Sant’Ilario mostrava misericordia attraverso la sua pazienza e la sua capacità di dialogare con coloro che si opponevano a lui. Anziché ricorrere a condanne feroci o a un isolamento rigido, cercava il dialogo e l’insegnamento, evidenziando una profonda comprensione del valore della compassione e della comprensione nell’affrontare l’errore.
La sua vita e il suo ministero offrono un potente esempio di come la misericordia possa essere vissuta in contesti di conflitto dottrinale e spirituale. Sant’Ilario ci insegna che la misericordia non è solo un sentimento di compassione, ma anche un’azione coraggiosa e determinata per guidare gli altri verso la verità, nel rispetto e nell’amore.
Agiografia
Nacque Ilario a Poitiers, in seno al paganesimo, da una delle più illustri famiglie di Francia. Ecco come avvenne la sua conversione. Si pose un giorno a leggere la Sacra Bibbia, e giunto alle parole: « Ego sum qui sum: Io sono Colui che sono », ne fu fortemente impressionato. Continuò a leggere e illuminato sulla onnipotenza di Dio, piegò la mente ad adorarlo come suo Creatore e Signore. Essendo così disposto, ricevette il santo Battesimo. Modellò allora la sua vita secondo le massime del Vangelo, ed era così zelante nello spingere anche gli altri alla pratica delle virtù, che si sarebbe detto un sacerdote. Il popolo di Poitiers tanto lo ammirava, che unanimemente lo elesse proprio vescovo, nonostante tutte le sue rimostranze. Dopo la elezione, egli non si considerò più che come uomo di Dio, e predicava con zelo instancabile, muovendo i peccatori alla conversione. Egli era pieno di riverenza per la verità, ed era pronto a tutto quando si trattava di prenderne la difesa. Avendo l’imperatore Costanzo radunato a Milano un concilio per la condanna di S. Atanasio, S. Ilario gli scrisse un libro in cui cercò di convincerlo a lasciar liberi i Cattolici di esercitare la religione cristiana coi loro vescovi, e…