Santo del giorno 12 giugno: Sant’Onofrio

Sant’Onofrio: Vita, Eremitaggio e Eredità Spirituale del Santo Eremita

Nome

Sant’Onofrio

Titolo

Eremita

Nascita

III Secolo, Egitto

Morte

IV Secolo, Egitto

Ricorrenza

12 giugno

Martirologio

edizione 2004

Preghiera

O nostro glorioso S. Onofrio, che ripudiaste le grandezze del casato per consacrare gli anni più belli alle umiliazioni della Croce tra la severità del Chiostro e la solitudine del deserto, informando così la vostra vita agli ideali più puri del Cielo, noi tutti devotamente Vi veneriamo ed imploriamo che, a vostra intercessione, la grazia divina informi il nostro spirito ad essere emuli delle vostre virtù. Ma voi, che foste prescelto a nostro Santo tutelare e conoscete le nostre afflizioni, le nostre sventure, le nostre pene, fate che un raggio della vostra luce rischiara la nostra anima fra le tenebre dell’epoca presente. E questa luce, segnacolo di speciale protezione, si rifletta sui figli di questa terra, che per Voi palpitano di viva fede, e sia per noi scudo contro i pericoli del mondo ed in special modo contro l’immane flagello del terremoto, che spesso spande sui popoli desolazione e rovina. Ma speciale protezione Vi imploriamo per i nostri concittadini che si trovano nelle lontane Americhe, affinché forti della loro Egida, restino sempre immuni dai pericoli a cui vanno incontro. E questa protezione scenda copiosa nello spirito e nel cuore di tutti affinché un giorno alimentati dalla Vostra grazia e nutriti dalla Vostra fede, possiamo cantare l’inno della vittoria fra gli eterni splendori del paradiso.

Patrono di

Dicomano, Sant’Onofrio, Casacalenda, Sutera, Casalvecchio Siculo, Campodimele, Centrache

Martirologio Romano

In Egitto sant’Onofrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant’anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall’Abate Pafnuzio.

 

Il Santo e la missione

Sant’Onofrio, conosciuto anche come Onofrio l’Anacoreta, dedicò la sua vita a una missione di preghiera e penitenza nel deserto egiziano. Nato in una famiglia reale persiana, scelse di abbandonare tutte le ricchezze e i privilegi per seguire una chiamata divina verso una vita di solitudine e comunione con Dio. La sua missione era vivere in completa armonia con la natura e in totale dipendenza dalla provvidenza divina. Onofrio trascorse decenni nel deserto, dedicandosi alla contemplazione e alla mortificazione, cercando di purificare la sua anima e di avvicinarsi sempre di più a Dio. La sua vita di estrema austerità e isolamento era una testimonianza vivente del potere della fede e della preghiera. Pur vivendo lontano dalle comunità umane, Onofrio era profondamente consapevole dei bisogni spirituali dell’umanità e pregava incessantemente per la salvezza delle anime. Il suo esempio di abbandono totale alla volontà divina ispirò molti, diventando un modello di santità per i monaci e gli eremiti che seguirono. La sua vita ci ricorda che la missione cristiana può assumere forme diverse, incluso il radicale cammino dell’eremitaggio, dove la solitudine e il silenzio diventano luoghi di incontro con Dio. Sant’Onofrio dimostrò che una vita dedicata alla preghiera e al sacrificio può avere un impatto profondo e duraturo, offrendo un potente richiamo alla conversione e alla santità.

Il Santo e la misericordia

Sant’Onofrio è un simbolo profondo di misericordia divina vissuta in modo radicale. Pur scegliendo una vita di solitudine nel deserto, la sua esistenza era permeata da una profonda compassione e amore per l’umanità. Onofrio abbandonò il mondo per dedicarsi completamente a Dio, e in questo abbandono trovò un modo unico di intercedere per il mondo. La sua preghiera incessante per le anime dimostra una misericordia che va oltre l’azione diretta, entrando nel mistero della comunione spirituale. Nel suo eremitaggio, Onofrio sperimentò la provvidenza divina in modi straordinari. Viveva di ciò che la natura gli offriva, mostrando un’affidabilità totale nella misericordia di Dio per il sostentamento quotidiano. La sua capacità di sopportare le difficoltà e le privazioni, con fede e serenità, è un segno della sua comprensione profonda della misericordia di Dio, che non abbandona mai chi si affida completamente a Lui. Sant’Onofrio ci insegna che la misericordia non è limitata alle azioni esteriori, ma può essere un atteggiamento interiore di preghiera e sacrificio per il bene degli altri. Anche nella solitudine, la sua vita era un atto continuo di amore e compassione, pregando per il mondo e offrendo le sue sofferenze come un dono per la salvezza delle anime. La sua storia ci invita a riconoscere che ogni forma di vita consacrata a Dio, anche quella più nascosta e silenziosa, può essere un potente veicolo di misericordia divina.

Agiografia

Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla “prova del fuoco”, ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e…

CONTINUA

Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

RDC 2024.12 720×90
Potrebbe piacerti anche