Santo del giorno 11 aprile: Stanislao
Spesso invochiamo il Paraclito, il difensore degli oppressi, Spirito che sicuramente accese d’ispirazione i propositi di San Stanislao
Oggi siamo soliti separare il motivo politico o ideologico da quello di fede nella glorificazione dei martiri.
Ma nel contesto socio-politico e civile di San Stanislao, v’era una fusione, quasi osmosi, tra politica e clero.
Lo Stato del Vaticano oggi è indipendente e costituisce un centro da cui rifulge il senso della nostra fede cattolica.
È risaputo sino a noi, quindi, che tutto il mondo, l’Europa aveva le sue spartizioni e contese, purtroppo abitudini ancora sedimentate nei secoli.
Si pensi che ad uccidere San Stanislao fu un re, e nello specifico, il re polacco Bolestlao.
Per quale motivo?
La fede è un invio alla testimonianza: la fedeltà di Stanislao
Quando sei nell’eloquenza della tua posizione, anche se religiosa, potresti attirare gli ammiratori per molte cose: condivisione di posizioni, schieramento di pensiero, sapere…
Ma la sapienza di Dio, tramandata dalla vita di Gesù Cristo ed incarnata da ogni cristiano (anonimo e non) vuol altresì questo puzzo di pecore e di carne da macello.
Doveroso e sconveniente fu per Stanislao, vista la vicinanza con il re Bolestlao, sotto l’occhio del mirino pubblico, ammonirlo dalle sue condotte.
Fu ciò che gli attirò le istanze vendicative del re come nel delinquere comune d’ogni giorno che esige onore e rispetto, per certi versi.
Il carnefice si pentì e si convertí ad una nuova vita.
Stanislao fu vescovo molto sapiente ben inserito nella chiesa milanese e sostenitore della riforma gregoriana.
Oggi lo ricordiamo così, come un fervente discepolo che sa prendere le distanze da ogni atteggiamento di comodo.
Preghiamo per noi che ci aiuti a purificare le nostre intenzioni per avvicinarci quanto più possibile a ciò che la nostra fede esige come testimonianza coerente.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
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