Santo del giorno 1 luglio: Sant’Aronne

Sant’Aronne: Vita, Ruolo Biblico e Devozione al Santo Profeta

Nome

Sant’Aronne

Titolo

Fratello di Mosè

Nascita

Egitto

Morte

Monte Hor

Ricorrenza

1 luglio

Martirologio

edizione 2004

Preghiera

O Dio, che hai dato al tuo popolo Sant’Aronne , con il suo aiuto rendici forti e perseveranti nella fede, per collaborare assiduamente all’unità della Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Martirologio Romano

Commemorazione di sant’Aronne, della tribù di Levi, da suo fratello Mosè unto con l’olio sacro sacerdote dell’Antico Testamento e sepolto sul monte Hor.

 

Il Santo e la missione

Sant’Aronne, figura centrale nella tradizione biblica, è noto per il suo ruolo di sommo sacerdote e collaboratore di Mosè nella missione di liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto. Aronne fu scelto da Dio per essere il portavoce di Mosè, data la sua eloquenza e capacità di comunicare. Questa partnership fu essenziale per trasmettere i messaggi divini al Faraone e al popolo. Aronne svolse un ruolo critico durante le piaghe d’Egitto, utilizzando il suo bastone per compiere segni e miracoli che dimostravano il potere di Dio. La sua missione era di rafforzare la fede degli Israeliti e convincere il Faraone a liberare il popolo. Dopo l’esodo, Aronne fu consacrato come il primo sommo sacerdote d’Israele, stabilendo un modello di leadership spirituale che sarebbe durato per generazioni. Il sacerdozio di Aronne non era solo una posizione di autorità, ma anche di servizio e mediazione tra Dio e il popolo. Egli offriva sacrifici, intercedeva per i peccati del popolo e manteneva il culto divino secondo le prescrizioni ricevute da Dio. La sua missione era di guidare gli Israeliti nella fedeltà a Dio e nella purezza rituale, assicurando che la loro adorazione fosse gradita al Signore. Aronne, con la sua fede e dedizione, dimostrò come la leadership spirituale richieda umiltà, obbedienza e un profondo impegno al servizio di Dio e del prossimo. La sua vita e il suo ministero ci ricordano l’importanza della mediazione sacerdotale e del ruolo dei leader spirituali nel guidare e sostenere la comunità di fede.

Il Santo e la misericordia

Sant’Aronne, fratello di Mosè e sommo sacerdote, incarna la misericordia divina attraverso il suo ruolo di mediatore tra Dio e il popolo d’Israele. La sua vita è un esempio continuo di come la misericordia possa manifestarsi nella guida spirituale e nel servizio sacerdotale. Aronne, scelto da Dio per essere il portavoce di Mosè, dimostrò grande compassione nel portare avanti la missione di liberazione degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto. La misericordia di Aronne è evidente nella sua intercessione per il popolo, specialmente durante i momenti di ribellione e peccato. Quando gli Israeliti si costruirono il vitello d’oro, Aronne, pur essendo coinvolto nell’errore, si unì a Mosè nell’intercedere presso Dio per il perdono del popolo. Questo atto di intercessione mostra il suo profondo desiderio di vedere il popolo redento e in pace con Dio. Come sommo sacerdote, Aronne svolse il ruolo di offrire sacrifici per i peccati del popolo, un atto che simbolizzava il continuo bisogno di riconciliazione e perdono. La sua funzione sacerdotale era un canale attraverso cui la misericordia di Dio poteva fluire verso gli Israeliti, mantenendo viva la speranza e la possibilità di redenzione nonostante le loro trasgressioni. Aronne ci insegna che la misericordia non è solo un sentimento, ma un’azione continua di mediazione e servizio. La sua vita ci ricorda l’importanza di intercedere per gli altri e di essere strumenti della misericordia divina, cercando sempre il bene e la riconciliazione. La sua eredità come sommo sacerdote è un potente richiamo alla responsabilità e alla compassione che ogni leader spirituale dovrebbe incarnare.

Agiografia

Sant’Aronne Il fratello maggiore di Mosè e Maria nacque in Egitto dal levita Amram, figlio di Caath, e da lochabed. Sposò Elisabetta, sorella di Naasson, che era capo della tribù di Giuda. Ebbe quattro figli: Nadab e Abiu che morirono senza prole; Eleazaro e Ithamar invece perpetuarono il sacerdozio fino alla venuta di Cristo (il quale fu sacerdote secondo l’ordine molto più antico di Melchisedec, non di Aronne). Col fratello minore (Dio nella Bibbia non sceglie mai i primogeniti) guidò gli ebrei dall’Egitto alla Terra Promessa. Aveva ottantatré anni quando il Signore nel roveto ardente lo designò quale interprete di Mosè (il quale aveva difficoltà a esprimersi). Sempre con Mosè si recò dal faraone Ramses II a chiedere il permesso per gli ebrei di recarsi a tre giorni di cammino nel deserto per celebrare una festa e…

CONTINUA

Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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