Santo del giorno 08 luglio: Santi Aquila e Priscilla
La coppia che ha illuminato il cammino della fede
Nome
Aquila e Priscilla
Titolo
Sposi e martiri, discepoli di San Paolo
Ricorrenza
8 luglio
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
Ti ringraziamo Signore per gli amici dell’Apostolo Paolo: Aquila e Priscilla sono stati una coppia che ha dato tutto a Te e che si è interamente consacrata alla diffusione del Tuo Vangelo. Pur mantenendo le loro responsabilità professionali, hanno aperto la loro casa a tutte le persone desiderose di conoscere il Signore Gesù. La nostra generazione è avida di vedere la testimonianza pratica di uomini e di donne, di coppie e famiglie che vivono il Vangelo; Aiutaci Signore nelle nostre giornate; facci capire che possiamo essere la prova che vivere le nostre giornate, le nostre azioni secondo la Tua Parola, trasforma l’esistenza e dà la vera felicità.
I Santi e la missione
Secondo il libro degli Atti degli Apostoli, Sant’Aquila e Prisca furono compagni di Paolo durante il suo ministero a Efeso. Dopo aver trascorso del tempo ad Atene, Paolo giunse ad Efeso e incontrò questa coppia. Sant’Aquila era un fabbricante di tende di professione, e Paolo lavorò con lui per un certo periodo. Durante questo tempo, Sant’Aquila e Prisca accompagnarono Paolo e lo supportarono nel suo lavoro missionario ad Efeso (Atti 18,18-19).
Inoltre, Sant’Aquila e Prisca furono coinvolti nell’istruzione di un uomo chiamato Apollo. Apollo era un oratore alessandrino eloquente e istruito, ma non conosceva completamente il Vangelo di Gesù Cristo. Sant’Aquila e Prisca lo presero sotto la loro guida e gli esposero il cammino del Signore in modo più accurato (Atti 18,26).
Durante il terzo viaggio missionario di Paolo, Sant’Aquila e Prisca lo ospitarono di nuovo per tre anni. Durante questo periodo, la loro casa divenne un luogo di incontro per la comunità cristiana di Efeso (1 Corinzi 16,19).
L’impegno missionario di Sant’Aquila e Prisca testimonia il loro ruolo attivo nella diffusione del Vangelo e nell’opera di evangelizzazione. La loro disponibilità ad aiutare Paolo e ad istruire altri credenti dimostra la loro dedizione e il loro desiderio di condividere la buona notizia di Gesù Cristo.
I Santi e la misericordia
Aquila e Priscilla sono due figure importanti nel cristianesimo primitivo e vengono menzionati principalmente negli Atti degli Apostoli nel Nuovo Testamento della Bibbia. La loro vita riflette sicuramente l’importanza dell’opera di Misericordia spirituale di perdonare le offese e sopportare pazientemente le persone moleste, anche se non si fa specifico riferimento a questa opera di misericordia nelle scritture.
Aquila e Priscilla, erano delle persone di fede che condividevano anche la stessa professione: erano fabbri o produttori di tende. Quando l’imperatore Claudio espulse i giudei da Roma intorno all’anno 49 o 50 d.C., Aquila e Priscilla lasciarono la città e si stabilirono a Corinto.
Successivamente, i Santi lasciarono nuovamente Corinto, probabilmente a causa delle persecuzioni sotto l’imperatore Nerone, e si trasferirono ad Efeso, un’altra città importante dell’antica Grecia. Anche ad Efeso, continuarono a essere attivi nella diffusione del cristianesimo e nell’opera di accoglienza e ospitalità. Sono menzionati in diverse lettere di Paolo, come nella Prima lettera ai Corinzi e nella Lettera ai Romani, come suoi collaboratori e cari amici.
La vita di Aquila e Priscilla è un esempio di impegno di grande Misericordia.
Agiografia
Questi due sposi (Aquila era giudeo originario del Ponto trapiantato a Roma, mentre Prisca detta anche Priscilla era romana) convertiti al cristianesimo, erano molto legati a San Paolo apostolo e furono suoi collaboratori nella diffusione del Vangelo. Erano stati scacciati da Roma da un editto dell’imperatore Claudio che espelleva i giudei, ed erano venuti a stabilirsi a Corinto. Qui Paolo li incontrò al suo arrivo nella città, nel 50: “si stabilì nella loro casa e lavorava”; di mestiere facevano i tessitori di tende. Quando Paolo andò a Efeso, verso l’anno 54, tutti e due lo accompagnarono. Nella loro casa si riunivano i cristiano, come precisa l’Apostolo stesso: “Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con le comunità che si raduna nella loro casa”. E sempre loro, a Efeso, completarono l’istruzione cristiana di Apollo . Verso il 57 tornarono a Roma, come attesta ancora Paolo: “Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù”. Egli aggiunge, alludendo ad avvenimenti per altro sconosciuti “per salvarmi la vita, essi hanno rischiato la loro testa, ed ad essi non io soltanto sono grato, ma…
Per approfondire
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