Santa Giuseppina Bakhita – La misericordia di Dio negli occhi di una donna

La Visione di Bakhita: Dalla Schiavitù alla Libertà attraverso la Misericordia e l’Amore Infiniti

La trama di questa vita è semplice come quella di ogni donna che nasce libera di essere felice ed incontra, strada facendo, la povertà e il male, limiti che chiedono di scegliere quale sguardo si voglia porre sul mondo per conservarlo alla libertà e alla gioia.

Figlia della terra d’Africa, anche Bakhita, nome con cui la chiamarono i suoi rapinatori, porterà con sé questo sguardo di donna con il quale riempirà di lode, di cura e di misericordia lo spazio del tempo e dei luoghi che la Provvidenza di Dio le aveva dato di attraversare. E furono i suoi occhi scuri incastonati su un volto mite e buono dove Dio poteva mettersi all’opera, che seppero leggere in ogni realtà creata ed ogni azione in essa compiuta, il luogo dell’infinita misericordia di Dio e del suo infinito Amore.

Nel lungo itinerario di schiavitù che dal Sudan la porterà in Italia, Bakhita riconquisterà sempre, senza pretenderla, quella luce di libertà che, posandosi su cose, persone e fatti, restituirà ad essi la bellezza e la dignità perdute e riscatterà il male con l’arte della benevolenza e del perdono, spazi dove la misericordia di Dio non può fare a meno di abitare.

Era ancora bambina al suo villaggio quando alzando lo sguardo e vedendo il sole e le stelle si chiedeva Chi mai fosse colui che li aveva posti nel cielo e ringraziava il Signore del creato. E fu con lo stesso sguardo che, penetrando le fessure della baracca dove febbricitante e delirante per i quaranta tatuaggi praticati sul corpo ai fini di rendere più redditizia la sua vendita, ringraziava il Cielo di poter vedere ancora il sorgere dell’alba e l’imbrunire della sera lasciando i suoi aguzzini titubanti e confusi.

“Se un giorno tornassi in Africa ripeteva spesso Bakhita, cercherei i miei rapitori per abbracciarli e ringraziarli. È per loro che ho potuto conoscere il Dio di misericordia: Gesù in croce, contemplato, toccato e restituito al mondo grazie ad uno sguardo di donna fattosi grembo di misericordia, libera di scegliere la compassione e il perdono.

E furono ancora i suoi occhi stupiti nel contemplare il Crocefisso nella cappella delle Canossiane a Schio a comprendere come la misericordia di Dio, in Gesù sulla croce, abbracciasse e stringesse a sé tutto l’universo.

Occhi di una Donna nel cuore di Dio e occhi di Dio nel cuore di una Donna. Nuovo annuncio di incarnazione. E la misericordia di Dio torna all’opera. Sempre!

Sr Roberta – Canossiana

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