Santa del giorno per il 23 gennaio: Santa Emerenziana, martire romana

Di Cristiano Antonino Il 23 Gen, 2023

Emerenziana è stata una vergine e martire cristiana, vissuta tra la fine del III secolo e l’inizio del IV secolo, ricordata come sorella di latte di Sant’Agnese

Considerata santa da tutte le chiese cristiane, viene spesso raffigurata come una giovane ragazza con delle pietre in grembo, o con in mano una palma o un giglio.

La storia di Emerenziana

Le poche informazioni biografiche su Emerenziana sono in gran parte dovute a un racconto agiografico nella passio latina di Sant’Agnese di un autore sconosciuto del V secolo, che narra gli eventi successivi alla morte della santa.

Secondo questo racconto, Emerenziana era una ragazzina della stessa età di Agnese, di cui era “sorella di latte”, il che non suggerirebbe tuttavia un reale legame parentale con la santa.

Supponendo che la morte di Agnese sia avvenuta intorno al 304, la nascita di Emerenziana sarebbe quindi da collocare intorno al 291-292.

A differenza della sua contemporanea, la santa, pur essendo cristiana, era ancora catecumena, non avendo ancora ricevuto il sacramento del battesimo.

Secondo l’agiografia cristiana, fu lapidata dai pagani presenti lungo la Via Nomentana a Roma, vicino alla tomba della sorella, il giorno del suo funerale, all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano.

Emerenziana, che nelle rappresentazioni più antiche appare sempre in gruppo con gli altri martiri, è raffigurata in un affresco del IV secolo nel Coemeterium maius di Roma

Il culto per Santa Emerenziana iniziò intorno all’VIII secolo, in seguito all’istituzione di una speciale commemorazione liturgica in suo onore il 23 gennaio, due giorni dopo la festa di Sant’Agnese.

In seguito la sua commemorazione entrò nel Messale e nel Martirologio Romano.

Le reliquie della santa furono trasferite intorno all’XI secolo nella basilica di Sant’Agnese fuori le mura a Roma insieme ai resti mortali della sorella.

Nel 1615, per volere di Papa Paolo V, furono collocate all’interno di uno scrigno d’argento e poste sotto l’altare maggiore della basilica.

Molti altari le sono stati dedicati in altre chiese di Roma e una chiesa novecentesca a lei intitolata si trova in piazza Sant’Emerenziana e possiede parte delle sue reliquie.