Santa del giorno del 16 novembre: Santa Margherita di Scozia

Storia di Santa Margherita: nacque nel 1045 a Mecseknádasd, in Ungheria, dove suo padre Edoardo, erede al trono di Edmondo II d’Inghilterra, era stato esiliato dopo che il re Canuto di Danimarca aveva conquistato il regno.

Le origini di sua madre Agatha sono incerte.

Margherita è la seconda di tre figli.

Era ancora una bambina quando, dopo la morte di Canuto, il padre decise di tornare in Inghilterra.

Edoardo morì poco dopo e l’arrivo del normanno Guglielmo il Conquistatore spinse Agata a rifugiarsi altrove con i figli.

Si rifugiò in Scozia, alla corte di Malcolm III, ospitale, cortese e generosa.

Vedovo e padre di un figlio, si innamora della bella e intelligente Margherita, educata alle buone maniere e alla fede cattolica.

Chiede la sua mano in matrimonio.

L’anno è il 1070: a 24 anni Margherita è regina di Scozia.

Un sovrano esemplare

La residenza di Malcolm e Margaret è il Castello di Edimburgo, dove la vita di corte si arricchisce di pii esercizi e preghiere quotidiane.

Otto bambini hanno abbellito la coppia reale: sei maschi e due femmine. Gentile, paziente, gentile e affettuosa, Margaret è una moglie perfetta.

Madre premurosa, è amorevole con il marito: lo sostiene nelle sue difficoltà quotidiane, lo coinvolge nelle sue pratiche religiose, gli offre i suoi consigli nelle questioni politiche e amministrative.

A lei si deve l’introduzione del feudalesimo sul modello inglese in Scozia e l’idea di un parlamento, mentre le porte del castello si aprono per accogliere, aiutare e assistere i poveri e gli ammalati.

Per loro il sovrano fece costruire anche ospizi e ospizi.

Margherita, riformatore

Sotto Margherita, i culti delle chiese locali furono uniformati e portati più in linea con quelli della Chiesa di Roma.

La regina ordinò che nello stesso giorno si osservasse il digiuno quaresimale e si celebrasse la Pasqua, raccomandava la confessione frequente e l’astensione dal lavoro domenicale, diffondeva l’educazione religiosa e incoraggiava la costruzione di chiese, monasteri, cappelle e scuole.

Grazie a lei i monaci benedettini fondarono monasteri in Scozia, antiche abbazie riacquistarono il loro splendore e furono costruiti rifugi per pellegrini.

Nell’intimità del castello Margherita si dedicava al ricamo di paramenti sacri, intratteneva il marito con letture spirituali e decorava libri.

Santa Margherita: Più grande della morte

In cattive condizioni di salute, Margherita si ammalò nel 1093 e suo marito e il figlio maggiore dovettero prendere le armi contro Guglielmo il Rosso, che invase la Scozia.

Entrambi vengono uccisi il 13 novembre nella battaglia di Alnwick.

È nota la preghiera della Regina dopo aver appreso la notizia.

Le sue parole sono raccolte dal monaco Theodoric Turgot, priore del monastero di Durham, poi arcivescovo di Sant’Andrea nonché confessore, padre spirituale e biografo di Margherita:

‘Dio onnipotente, ti ringrazio per avermi inviato una così grande afflizione negli ultimi istanti della mia vita. Spero che, con la tua misericordia, serva a purificarmi dai miei peccati’.

Il 16 novembre Margaret morì nel Castello di Edimburgo.

Fu canonizzata nel 1250 da papa Innocenzo IV per l’esempio che offrì con la sua vita, la sua fedeltà alla Chiesa e la sua carità verso il prossimo.

La chiesa più antica a lei dedicata è la Cappella di Santa Margherita nel Castello di Edimburgo.

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