San Francesco di Sales: Patrono dei Giornalisti e Icona di Misericordia nel Mondo Moderno

Celebrazione e Innovazione: Il Legato Duraturo di San Francesco di Sales nel Giornalismo e nella Comunicazione

Da oltre sessant’anni, l’Unione Cattolica della Stampa Italiana (Ucsi) celebra San Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti, con eventi che enfatizzano l’importanza dell’etica e della comunicazione nella professione giornalistica. Queste celebrazioni, riconosciute dall’ordine dei giornalisti per il rilascio di crediti formativi, si svolgono ogni 24 gennaio, data dedicata a San Francesco, e a maggio durante la giornata delle comunicazioni sociali. I temi moderni come la famiglia, la misericordia, le fake news, e il giornalismo di pace sono al centro di questi incontri, attirando giornalisti di diverse fedi e convinzioni.

Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Ucsi, sottolinea il ruolo di San Francesco di Sales come una figura chiave nell’evangelizzazione e nella comunicazione. Il santo ha affrontato sfide ecclesiali e mondiali con risposte innovative, incarnando l’appello di Papa Francesco per una creatività rinnovata. Con oltre 30.000 lettere e la fondazione dell’Accademia Florimontana, San Francesco di Sales ha tracciato un percorso unico nel contesto calvinista del suo tempo, usando nuovi media per superare divisioni religiose e politiche.

San Francesco di Sales, nonostante i suoi momenti di sconfitta come oratore, ha rivoluzionato la comunicazione attraverso i suoi “manifesti”, paragonabili ai tweet moderni, che diffondeva nelle comunità. Questo approccio innovativo alla diffusione della fede ha influenzato la decisione di Pio XI di proclamarlo patrono dei giornalisti nel 1923, un riconoscimento che fu successivamente confermato da Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II.

La dolcezza, la comprensione e il dialogo sincero furono i pilastri del suo approccio nel trattare con gli altri, inclusi gli eretici. La sua filosofia era fondata sulla bontà piuttosto che sul rigore. Questi principi sono espressi vividamente nelle sue opere come “Filotea” e “Trattato dell’amore di Dio”, che combinano eleganza linguistica e semplicità, rendendo la teologia accessibile e coinvolgente.

La concretezza dell’amore e della carità era centrale nella vita di San Francesco di Sales, come dimostrato dal suo rapporto con il sordomuto Martino, che accolse in casa sua come un figlio. L’apprendimento del linguaggio dei gesti per comunicare con Martino sottolinea ulteriormente il suo impegno per l’inclusione e la misericordia, portando alla sua proclamazione come protettore dei sordomuti.

La vita e le opere di San Francesco di Sales riflettono un approccio umano, compassionevole e paziente, con un’enfasi sulla tolleranza e sull’autoaccettazione. La sua figura rimane estremamente rilevante oggi, in un’epoca caratterizzata da “cuori spezzati” e da una ricerca disperata di pace e riconciliazione. La sua eredità continua a ispirare e guidare i giornalisti e comunicatori nel XXI secolo, offrendo un modello di integrità, etica e impegno verso la verità. San Francesco di Sales rimane un simbolo di speranza, una guida spirituale per coloro che cercano di navigare nel complesso mondo della comunicazione moderna.

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