San Francesco di Sales ha ispirato alla misericordia tante Congregazioni

San Francesco di Sales non solo patrono dei giornalisti, ma ispiratore di misericordia e di Congregazioni

Nel primo giorno del Giubileo del mondo della comunicazione, non si può non parlare di San Francesco di Sales, che non è solo il patrono dei giornalisti, ma il vescovo, il sacerdote, il santo che ha ispirato la nascita di tante Congregazioni religiose.

Prima fra tutte, l’Ordine della Visitazione di Santa Maria, fondato nel 1610 insieme a Jeanne-Françoise Frémyot, la baronessa de Chantal rimasta vedova che lo scelse come guida spirituale e che nel 1767 venne proclamata santa da papa Clemente XIII.

Precedentemente chiamato “delle Visitandine”, era un sogno di san Francesco di Sales: una novità e un’alternativa nella Chiesa di quel periodo (che consentiva alle donne desiderose di consacrarsi a Dio solo una via: quella claustrale e contemplativa).

Il vescovo di Ginevra, invece, voleva dare vita a un Ordine che potesse portare nel mondo la tenerezza, sulla scia di Maria che andò a far visita ad Elisabetta, premurandosi di aver cura dei suoi bisogni. Non ci riuscì del tutto, ma con la sua intuizione pose certamente le basi per la sua nascita e la sua diffusione.

Oggi, infatti, la Visitazione conta circa 135 monasteri, raggruppati in 17 federazioni e presenti in 33 Paesi: USA, Canada, Messico, Guatemala, San Salvador, Panama, Repubblica Dominicana, Colombia, Ecuador, Perù, Cile, Brasile, Paraguay, Uruguay, Argentina, Burundi, Rwanda, Congo Brazzaville e Guinea eq., Libano e Corea del sud, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Polonia, Ungheria, Croazia, Repubblica Ceca, Inghilterra.

Suore di san Francesco di Sales (o Salesie)

Nata nel 1740, la Congregazione delle Suore di san Francesco di Sales (o Salesie) venne fondata da Domenico Leonati e si occupava dell’educazione delle famiglie più povere. In Italia, si trovano a Roma, a Venezia, a Padova, ecc.

La Congregazione delle “Figlie di San Francesco di Sales”

Fondata da don Carlo Cavina, che operò nella Bassa Romagna dal 1850 al 1880 nel periodo del Risorgimento, questa Congregazione iniziò con la collaborazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret che, il 23 agosto del 1872, per via della devozione del sacerdote al Santo, presero il nome di “Figlie di San Francesco di Sales”.

Il loro abito religioso era molto simile a quello delle Visitandine; avevano, inoltre, la croce salesiana d’argento, con la reliquia di S. Francesco di Sales.

Si occupavano di apostolato della preghiera, educazione della gioventù (attraverso la scuola, il laboratorio di taglio e cucito e la catechesi) e sempre più si univano a loro altre giovani suore.

Nel 1970, su invito e richiesta della Chiesa, iniziarono le prime partenze per la missione “ad gentes” e, tuttora, le loro comunità sono presenti in tante parti del mondo.

Presenti anche a Lucca

Le Figlie di san Francesco di Sales sono anche a Lucca, nell’antichissimo convento di san Cerbone, che dal 2021 è anche sede di spazio + spadoni.
Presenti fin dal 1950, lo hanno riportato al suo antico splendore riparando i danni causati dalla seconda guerra mondiale; oggi, ne hanno fatto una casa di spiritualità, di preghiera e di incontro.

Un lungo elenco

Con un nome quasi simile, erano nate nel 1740 le Suore di san Francesco di Sales (o Salesie). La Congregazione venne fondata da Domenico Leonati e si occupava dell’educazione delle famiglie più povere. In Italia, si trovano a Roma, a Venezia, a Padova, ecc.

L’elenco delle Congregazioni ispirate da san Francesco di Sales è ancora lungo, segno di una devozione profonda di chi è venuto dopo di lui. Per fare un esempio, molti degli Istituti femminili che portano il suo nome non sono state fondati da lui. È il caso delle salesiane di san Giovanni Bosco.

Ci sono poi anche Istituti maschili come i Missionari di san Francesco di Sales d’Annecy, gli Oblati e la Società salesiana di san Giovanni Bosco per l’educazione dei ragazzi.

Per concludere e onorare la memoria di questo santo, è importante evidenziare non solo la scia di grazia che, anche a distanza di tempo dalla sua morte, è riuscito a portare nella genesi e nella vita delle Congregazioni religiose.

San Francesco di Sales, da bravo comunicatore, era riuscito a leggere prima degli altri i segnali e le possibilità di un cambiamento. Aveva saputo mettersi in ascolto di una certa parte del mondo femminile e aveva capito che le religiose potevano contemplare l’amore di Dio e, allo stesso tempo, metterlo in pratica, attraverso le opere di misericordia di cui, nei secoli e negli anni, si sono mostrate promotrici sensibili e capaci.

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Fonte e immagini

SEC 2024-2025
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