Santo del giorno, 9 settembre: San Pietro Claver
San Pietro Claver nacque a Verdu, Catalogna, Spagna, nel 1580, da genitori poveri discendenti da antiche e illustri famiglie
San Pietro Claver studiò al collegio dei Gesuiti di Barcellona, entrò nel noviziato dei Gesuiti a Tarragona nel 1602 e emise i voti perpetui l’8 agosto 1604
Mentre studiava filosofia a Maiorca, il giovane religioso fu influenzato da sant’Alfonso Rodriguez ad andare nelle Indie e salvare “milioni di anime che muoiono”.
Nel 1610 sbarcò a Cartagena (l’odierna Colombia), il principale mercato degli schiavi del Nuovo Mondo, dove ogni mese venivano sbarcati mille schiavi.
Dopo la sua ordinazione nel 1616, San Pietro Claver si dedicò con voto speciale al servizio degli schiavi negri, un’opera che durerà trentatré anni
Ha lavorato incessantemente per la salvezza degli schiavi africani e l’abolizione della tratta degli schiavi negri, e l’amore che ha profuso su di loro era qualcosa che trascendeva l’ordine naturale.
Imbarcato sulle navi degli schiavi mentre entravano nel porto, si sarebbe precipitato nell’inferno ripugnante della stiva e avrebbe offerto qualunque misero rinfresco potesse permettersi; si prendeva cura dei malati e dei moribondi e istruiva gli schiavi tramite catechisti negri prima di amministrare i Sacramenti.
Grazie ai suoi sforzi trecentomila anime sono entrate nella Chiesa.
Inoltre, non perse di vista i suoi convertiti quando lasciarono le navi, ma li seguì nelle piantagioni in cui erano stati inviati, li incoraggiò a vivere come cristiani e convinse i loro padroni a trattarli con umanità. Morì nel 1654.
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