Quando il teatro ci parla di opere di misericordia
Uno spettacolo teatrale a Palermo sull’accoglienza. Come ama ripetere spazio + spadoni, “la misericordia di Dio è all’opera… sempre!”
Dar da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini…
In un solo atto, uno spettacolo teatrale è riuscito a parlare con leggerezza di ben quattro opere di misericordia. Le cosiddette “opere corporali”, un nome che sembra legarsi a tempi ormai andati, ma che in realtà rappresenta gesti attualissimi a cui tutti siamo chiamati.
“Non è per paura che devi fare del bene e neanche perché siamo a Natale; si deve fare del bene ogni giorno”, dice uno dei personaggi della fiaba per bambini e per adulti scritta e diretta da Daniela Pupella, messa in scena a Palermo il 28 e il 29 dicembre.
Lo spettacolo, promosso dal Teatro Sant’Eugenio – Direzione artistica Pupella di Palermo e inserito nelle manifestazioni natalizie organizzate dal Comune del capoluogo siciliano, ha per titolo “A Natale c’è posto anche per te”.
La trama vede madre e figlia impegnate negli ultimi preparativi per il pranzo di Natale. Ad un certo punto, grazie all’intervento di un amareggiato Babbo Natale, un senza fissa dimora entra nella loro lussuosa casa e le due si scontrano con la povertà e la diversità. L’inatteso ospite è sporco, affamato, vestito di stracci, arrivato su un barcone da un Paese in guerra.
“Qualcuno l’ha invitato?”, chiede infastidita la donna, e subito il pensiero va a tutte le volte che non abbiamo aperto la porta ai poveri di oggi, dimenticando completamente il senso del Natale e il valore dell’accoglienza. Negando al nostro prossimo di farsi spazio nei nostri pensieri e nel nostro quotidiano. Perché puzza, dà fastidio, scombina la nostra bella tavola imbandita e la nostra vita.
Daniela Pupella, con il suo spettacolo semplice, delicato, godibile, non fa solo riflettere, ma anche sorridere: soprattutto dei nostri limiti e delle nostre resistenze.
E poi, come spesso succede, arriva più di un messaggio di speranza: “l’idea di uno, con l’aiuto dell’altro, può diventare concreta”; “è importante condividere”; “dietro una brutta apparenza, si nasconde una bella meraviglia”.
Ma più di ogni cosa – al di sopra dei bei canti natalizi, della danza di Elfilippa, della campanella di Babbo Natale – resta impressa quella domanda urlata dal fondo del teatro: “Avete visto mio fratello?”.
È ciò che dovremmo chiederci ogni giorno.
È la preoccupazione che dovrebbe muovere il mondo, per quel fratello che ancora non c’è, che è fuori al freddo, che è solo, che ci chiede “un posto” a tavola e nel cuore.
Lo spettacolo:
- Titolo: “A Natale c’è posto anche per te”
- Regia: Daniela Pupella
- Teatro Sant’Eugenio – Direzione artistica Pupella – Palermo
- Interpreti: Daniela Pupella, Fabiola Arculeo, Leonardo Campanella, Mirko Ingrassia, Luciano Sergio Maria Falletta, Laura Melluso, Gaia Paternostro e Sofia Pupella
Fonte
Immagine
- Loredana Brigante
- Teatro Sant’Eugenio, Palermo