Pacificism, terza edizione della Scuola della pace: il tema di quest’anno “Guerre e pace ai confini dell’Europa”

Un’occasione data ai giovani (e non solo) per rispondere a tante domande, la scuola della pace organizzata a Roma e che partirà il 19 novembre

Terza edizione della Scuola della Pace: approfondimento su comprensione dei conflitti, conseguenze umanitarie, sociali e politiche della guerra, strumenti per costruire la pace

Quali sono le guerre ai confini dell’Europa? Quali sono le cause? Quali sono le conseguenze? È possibile costruire la pace o è solo un’utopia?

Questioni importanti, che verranno approfondite in una “scuola della pace” (ormai alla sua terza edizione) organizzata da diversi enti e associazioni, insieme: Istituto Giuseppe Toniolo, Azione Cattolica Italiana, Pontificia Università Lateranense, Focsiv, Caritas Italiana, Missio.

L’evento, dal titolo “Guerre e pace ai confini dell’Europa”, è in programma dal 18 al 20 novembre a Roma presso il TH Roma Carpegna Palace Hotel-Domus Mariae in Via Aurelia

In questo periodo segnato dalle guerre in Europa e nel mondo, l’obiettivo è esplorare le cause dei conflitti e le modalità per costruire una pace duratura, con particolare attenzione a ciò che sta accadendo in Ucraina.

Il programma, dopo i saluti di apertura e la preghiera del venerdì pomeriggio, entrerà nel vivo della sessione dedicata a ‘Capire i conflitti’: moderato da Sandro Calvani, presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Toniolo, interverrà Paolo Beccegato, vice direttore della Caritas Italiana, Leonardo Becchetti, economista all’Università di Roma Tor Vergata, Stella Morra, teologo alla Pontificia Università Gregoriana.

Sabato mattina il focus si sposterà sulla comprensione di “Le conseguenze della guerra”: l’incontro sarà moderato da Primo Di Blasio, coordinatore estero FOCSIV, che darà spazio ai contributi di Lucia Serena Rossi, giudice della Corte di Giustizia di dell’Unione Europea, Silvia Sinibaldi, direttore della cooperazione internazionale e umanitaria di Caritas Europa, Alessandro Azzoni, diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maria Bianco, teologa della Pontificia Università Gregoriana, e Vincenzo Buonomo, rettore della Pontificia Università Lateranense Università.

Nel pomeriggio di sabato 19 novembre sono in programma tre laboratori sulle esperienze di riconciliazione, introdotti da Giovanni Rocca, Segretario nazionale di Missio Giovani, e da suor Elisa Kidané, direttrice del Centro Missionario della Diocesi di Roma.

Domenica 20 novembre l’evento si chiuderà con un dibattito sulla restituzione, la condivisione di iniziative e gli impegni concreti per la pace, a cura di Andrea Michieli, direttore dell’Istituto Toniolo.

Questa Scuola della Pace è rivolta a tutti, ma è particolarmente rivolta ai giovani

Accogliendo l’invito di papa Francesco, gli organizzatori auspicano che «questo momento formativo sia un’opportunità per tutti coloro che desiderano essere ‘artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia’ (Fratelli tutti, n. 225 )”.

Leggi anche:

Grand Imam Azhar Sheikh: apprezziamo gli sforzi di Papa Francesco per promuovere la pace e la convivenza

COP27, Leader religiosi sottolineano la correlazione tra cambiamento climatico e crisi umanitarie

Mission Lands, l’orrore di papa Francesco per la violenza nel nord del Congo

Guerra in Ucraina, i vescovi europei chiedono la pace: Appello Comece

Santo del giorno per il 7 novembre: San Vincenzo Grossi

Dialogo interreligioso: 7 leader religiosi coreani per incontrare papa Francesco

Guerra in Ucraina, preghiere per la pace a Mosca, secondo le intenzioni del papa

Africa, arrestati in Eritrea il vescovo Fikremariam Hagos e due sacerdoti: continua la guerra nel Tigray

Assisi, il discorso integrale di papa Francesco ai giovani dell’economia di Francesco

Fonte:

Missio – Organismo Pastorale CEI

RDC 2024.12 720×90
Potrebbe piacerti anche