Novena della misericordia di spazio + spadoni | TERZO GIORNO

La Novena è un tempo di attesa che spazio + spadoni desidera riempire con una personale riflessione  sulle opere di misericordia

  • Sull’altare, 9 lumini spenti, in fila (ogni giorno, a conclusione della preghiera, ne verrà acceso uno)
  • Se si prega in famiglia, si può accendere ogni volta la stessa candela.

GIORNO 3 – 18 dicembre: VESTIRE GLI IGNUDI

• Simbolo: un cappotto

Canto iniziale: a scelta, a seconda del proprio repertorio

CEL. Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.

ASS. Amen.

• La Parola

Dal Vangelo secondo Luca (3: 10.11)

«Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”.  Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”».

Da un saggio della teologa domenicana Antonietta Potente, “Fare misericordia” (EMI)

«Siamo nati nudi, poi ci siamo vestiti e più volte rivestiti. Oggi abbiamo anche troppi vestiti. Ma questo fluire evolutivo non è uguale per tutti. In realtà tutti siamo nati nudi e poi ci siamo vestiti, ma alcuni in seguito sono stati spogliati e sono tornati nudi, appunto perché altri hanno troppi vestiti”.

L’opera di misericordia di oggi: vestire gli ignudi 

Un cappotto, nel terzo giorno della novena,
per ricordare quanti sono ancora nudi,
hanno freddo, non hanno nulla per coprirsi.
Per dirci di vestire gli ignudi

  • Gesù, in attesa del Natale, dacci occhi attenti per vedere, oltre gli orpelli;
  • Gesù, in attesa del Natale, rendici capaci di comprendere le ragioni di tante nudità;
  • Gesù, in attesa del Natale, spiegaci la tenerezza con cui coprire chi è nudo.

Si accende il terzo lumino (o la candela), mentre il lettore legge una preghiera tratta da “Misericordia io voglio”, p. 21; 24:

Vieni a rivestirci tu Signore, come hai fatto con Adamo ed Eva.
Vieni a rivestirci tu Signore,
quando la nostra veste di figli è ridotta a brandelli.
Vieni a rivestirci tu Signore,
quando il nostro peccato ci fa sentire nudi.
Signore, tu che sei nato nudo a Betlemme
e sei morto nudo sulla croce,
ridona dignità e speranza
a quanti continuano
ad essere denudati
dall’egoismo e dalla cattiveria.

CEL. Carissimi, oggi, abbiamo riflettuto e pregato sulla terza opera di misericordia. Facciamo in modo che queste parole diventino gesti. La misericordia di Dio è all’opera… SEMPRE!

Dio vi benedica. Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.

ASS. Amen.

 Canto finale: a scelta a seconda del proprio repertorio

Fonte e immagine

SEC 2024-2025
Potrebbe piacerti anche