Novena della misericordia di spazio + spadoni | PRIMO GIORNO
La Novena è un tempo di attesa che spazio + spadoni desidera riempire con una personale riflessione sulle opere di misericordia
- Sull’altare, 9 lumini spenti, in fila (ogni giorno, a conclusione della preghiera, ne verrà acceso uno)
- Se si prega in famiglia, si può accendere ogni volta la stessa candela.
GIORNO 1 – 16 dicembre: DARE DA MANGIARE AGLI AFFAMATI
• Simbolo: una mangiatoia
Canto iniziale: a scelta, a seconda del proprio repertorio
CEL. Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.
ASS. Amen.
• La Parola
Dal Vangelo secondo Luca (2:7)
«Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo».
Dall’omelia di papa Francesco del 24 dicembre 2022 nella Basilica Vaticana
«La mangiatoia: per ritrovare il senso del Natale bisogna guardare lì. Ma perché la mangiatoia è così importante? Perché è il segno, non casuale, con cui Cristo entra nella scena del mondo. È il manifesto con cui si presenta, il modo in cui Dio nasce nella storia per far rinascere la storia. Che cosa ci vuole dire dunque attraverso la mangiatoia?
Ci vuole dire almeno tre cose: vicinanza, povertà e concretezza».
L’opera di misericordia di oggi: dare da mangiare agli affamati
Su una mangiatoia, Dio viene a “farsi cibo” per noi.
Viene a dirci, con semplicità, che Lui può sfamarci e darci ciò di cui abbiamo bisogno.
Viene a sconvolgere le nostre belle tavolate natalizie per ricordarci che nel mondo c’è ancora chi non ha accesso ad uno dei diritti primari.
Viene a ricordarci che noi siamo chiamati a dare da mangiare agli affamati…
(Se si celebra in chiesa, si possono portare all’altare un piatto vuoto, delle briciole di pane e un cucchiaio)
- Gesù, in attesa del Natale, aiutaci a scorgere e a riempire i piatti vuoti dei nostri fratelli più poveri in tante parti del mondo e ricordaci lo spreco e il superfluo di cui siamo capaci;
- Gesù, in attesa del Natale, liberaci dal pensiero che le briciole possano bastare. Insegnaci il rispetto; mostraci la via per avvicinarci a chi ha fame senza boria, in uno spirito di condivisione;
- ,Gesù, in attesa del Natale, fai sentire la fame anche a noi. Quella fame di giustizia, di pace, di fede a cui spesso non pensiamo. Donaci l’umiltà di farci sfamare da Te e dal nostro prossimo.
Si accende il primo lumino, mentre il lettore legge una preghiera di madre Teresa di Calcutta:
Fame d’amore, fame di Dio
La peggiore malattia di oggi è il non sentirsi desiderati né amati,
il sentirsi abbandonati.
Vi sono molte persone al mondo che muoiono di fame,
ma un numero ancora maggiore muore per mancanza d’amore.
Ognuno ha bisogno di amore.
Ognuno deve sapere di es
sere desiderato, di essere amato,
e di essere importante per Dio. Vi è fame d’amore, e vi è fame di Dio.
CEL. Carissimi, oggi, abbiamo riflettuto e pregato sulla prima opera di misericordia. Facciamo in modo che queste parole diventino gesti. La misericordia di Dio è all’opera… SEMPRE!
Dio vi benedica. Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.
ASS. Amen.
Canto finale: a scelta, a seconda del proprio repertorio