Maria Porta del Cielo: una Porta Santa sempre aperta
In quest’anno Giubilare, la Porta è un simbolo importante che segna l’inizio del nostro Pellegrinaggio della Speranza
Come sappiano, una delle Litanie della Beata Vergine Maria è proprio “porta del Cielo”. Maria è una porta sempre aperta e che ci conduce al Cielo; è per eccellenza la nostra speranza di tornare a Dio.
Ma dobbiamo aspettare la nostra morte per incontrare Dio e per assaporare il clima del Cielo?
No, Maria ci offre la possibilità di incontrare Dio sempre, già da adesso.
Abbiamo accesso a pochi episodi della vita della nostra Mamma Maria, ma voglio soffermarmi sul Magnificat, dove Maria in poche parole sottolinea un’immagine sociale, politica, spirituale, rivoluzionaria concreta delle opere di misericordia e dove mette in rilievo i marginati.
Allora rileggiamo la sua magnifica preghiera:
L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Le parole che subito legano Maria all’immagine della “porta”, sono quelle riportate in questo versetto: “perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Una porta per permettere di attraversarla deve essere aperta e questa apertura sta nel riconoscimento della sua umiltà, non come virtù ma come stato. Riconosce la sua piccolezza fino in fondo e questo lascia lo spazio per l’incontro con Dio: uno sfondo bianco che permette a Dio di scrivere, un silenzio che permette a Dio di parlare e dare il Verbo attraverso di Lei.
Il Magnificat è un inno di umiltà e speranza
Maria nei versetti (LC 1: 50-53) celebra le opere di Dio nella storia, sottolineando come Egli innalzi gli umili e abbassi i superbi.
Esprime la speranza nella liberazione dal peccato e dalla sofferenza, temi universali che risuonano nel cuore di ogni uomo.
Il Magnificat è molto più di un semplice canto: è una profonda riflessione sulla fede, sulla speranza e sulla misericordia divina. Le parole di Maria continuano a risuonare nei secoli, ispirando generazioni di credenti e invitandoci a lodare Dio per le sue meraviglie, ad essere i suoi collaboratori e strumenti per rendere il mondo più umano.
Il Magnificat e le opere di misericordia sono profondamente legati: il canto di Maria ci ricorda che la misericordia di Dio si manifesta nella storia attraverso le nostre azioni. Siamo invitati a vivere la nostra fede amando il prossimo come noi stessi, seguendo l’esempio di Maria e di Gesù.
Maria nel Magnificat ci mostra che la fede si concretizza nelle opere. Siamo chiamati a seguire le sue orme e a mettere in pratica le opere di misericordia nella nostra vita quotidiana.
Se viviamo il Magnificat, anche noi possiamo essere “porte” per permettere agli altri di incontrare l’amore di Dio e la Sua misericordia.
Innalza gli umili
Questa affermazione ci rimanda direttamente all’opera di misericordia spirituale del “consigliare i dubbiosi“. Maria ci invita a sostenere con la nostra parola e la nostra presenza coloro che sono incerti sul cammino della vita. E ci invita anche a praticare l’opera di misericordia spirituale del “parlare bene degli altri”, non giudicando e riconoscendo la dignità di ogni persona.
Ricolma di bene gli affamati
Qui troviamo un chiaro riferimento all’opera corporale di “dare da mangiare agli affamati“. Maria ci ricorda che siamo chiamati a condividere i nostri beni con coloro che ne hanno bisogno. Siamo circondati di tanti tipi di fame: di cibo, di tenerezza, di riconoscenza, di calore, di amicizia, di giustizia.
Rimanda i ricchi a mani vuore
Questa frase ci ricorda che per un’equa distribuzione dei beni, possiamo “consigliare” ai ricchi di aprire le loro mani per donare oppure possiamo “ammonire” chi è nell’indifferenza.
Ha scacciato i potenti dai troni
Questo verso ci ricorda l’importanza dell’umiltà e della giustizia. È un invito a combattere le ingiustizie e a difendere i diritti dei più deboli.
Ogni volta che diamo da mangiare a un affamato, o da bere a un assetato, o vestiamo un nudo, o ascoltiamo un sofferente, o ammoniamo un superbo o viviamo le altre Opere di Misericordia, rendiamo il mondo più vivibile aprendo le porte a tanti per assaggiare il clima del Cielo, dove regna l’Amore. Sull’esempio della nostra Madre Maria, diveniamo “porte di speranza e misericordia” in questo tempo speciale.
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