Luigi Spadoni incontra l’ex Segretario Generale del SECAM

Un incontro di grande rilievo tra l’ex Segretario Generale del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM) e Luigi Spadoni.

Così si può definire l’evento atteso da molti, svoltosi nel suggestivo monastero lucchese di Santa Gemma, in cui si è messa in luce l’importanza della collaborazione tra la gerarchia ecclesiastica e i movimenti laicali, impegnati nella missione evangelizzatrice in un contesto globale sempre più complesso.

L’incontro è iniziato con la celebrazione del 54esimo anniversario sacerdotale di Mons. Benedetto Penoukuo, direttore della Caritas del Togo per un decennio, testimoniando l’unità spirituale che lega il ministero del sacerdozio e l’apostolato laicale.

Mons. Benedetto ha accolto il fondatore con parole di stima, riconoscendo il ruolo fondamentale che i movimenti apostolici giocano nell’animare la fede delle comunità locali e nel portare la luce del Vangelo nelle periferie esistenziali.

“In un mondo segnato da divisioni e conflitti, la Chiesa ha bisogno di testimoni autentici”, ha dichiarato.

Riguardo a spazio + spadoni, ha poi aggiunto: “i movimenti come il vostro incarnano l’essenza della missione evangelica: portare Cristo ovunque, con umiltà e perseveranza”.

Visibilmente emozionato, il fondatore ha risposto esprimendo la sua profonda gratitudine per il sostegno nel promuovere i Forum di OPERA M – La riEvoluzione delle opere di misericordia, in Togo e nel continente africano, sottolineando l’importanza di una collaborazione sempre più stretta con i pastori della Chiesa.

La nostra missione non è autonoma, ma è sempre al servizio della Chiesa e in comunione con i suoi pastori. Senza questa comunione, rischieremmo di perdere di vista l’essenziale”, ha affermato.

Un tema centrale della conversazione è stato il futuro delle opere di misericordia in Africa e il ruolo delle nuove generazioni.

Entrambi hanno condiviso la convinzione che i giovani siano la risorsa più preziosa per il rinnovamento della Chiesa e della società, concordi nel fare appello alla sinodalità, una parola chiave nel percorso che Papa Francesco sta promuovendo per il rinnovamento ecclesiale.

“Il futuro della Chiesa dipende dalla nostra capacità di camminare insieme, laici e pastori, in un’autentica comunione di intenti”, ha sottolineato il Segretario Generale. “Solo in questo modo potremo rispondere alle sfide che il mondo ci pone, portando avanti la missione che Cristo ci ha affidato”.

Con queste parole, l’incontro si è concluso in un clima di speranza e fraternità, con la consapevolezza che l’unione delle forze tra movimenti laicali e autorità ecclesiastiche sia la strada maestra per portare avanti la missione evangelizzatrice della Chiesa in Africa e nel mondo.

Cos’è il SECAM?
Il Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar è un organismo della chiesa cattolica che riunisce i vescovi cattolici di tutto il continente africano ed isole confinanti. Con sede ad Accra in Ghana, è stato un’intuizione del Concilio Vaticano.
È nato nel 1968 per volontà dei vescovi africani per affrontare insieme le problematiche socio-culturali e le sfide pastorali per l’evangelizzazione del continente.
La prima assemblea si è tenuta a Kampala, in Uganda, nel 1969, in occasione del primo viaggio di un papa in Africa, Paolo VI.

Fonte e immagini dell’articolo

SEC 2024-2025
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