L’Impresa Sociale, Uno Step Del Progetto HIC SUM
Il progetto “HIC SUM” presso la Misericordia di Adrano: la trasformazione del latte come impresa sociale in Madagascar
Il progetto “HIC SUM” prevede nel percorso della nostra Suor Yolande, che attualmente si trova presso la Fraternità di Misericordia di Adrano in provincia di Catania, un piano di tutoraggio e affiancamento rispetto alle dinamiche tecniche e organizzative per fondare una nuova “Misericordia” nel suo Paese di origine: il Madagascar.
Parallelamente, getta le basi per la creazione di una “Impresa Sociale” che possa fornire nel tempo, il sostentamento necessario al mantenimento del progetto anche dopo il termine del peiodo di finanziamento di spazio + spadoni.
Quale Impresa Sociale creare?
Dopo una lunga e attenta analisi dei bisogni e delle risorse disponibili, è stata individuata la strada giusta da intraprendere: la creazione di un piccolo allevamento e caseificio.
Suor Yolande ha, quindi, intrapreso la sua formazione sotto la guida di due volontari della Misericordia di Adrano, proprietari di un allevamento e di un caseificio a conduzione famigliare.
Diversi fattori hanno contribuito in questa scelta, uno dei quali è stato il costo elevato del formaggio in Madagascar. Una produzione autonoma potrebbe non solo aiutare le suore della Congregazione del Sacro Cuore di Ragusa nel provvedere ad un alimento essenziale per la crescita dei bambini sotto la loro cura e tutela, ma potrebbe anche contribuire a creare una fonte di sostentamento economico per le loro case presenti in Madagascar.
Tipologia e gestione dell’allevamento
Le suore della Congregazione del Sacro Cuore di Ragusa gestiscono già dei piccoli allevamenti nelle loro case in Madagascar e ciò è stato un fattore che ha influenzato la scelta della creazione di un caseificio come “Impresa Sociale”.
Conoscere, anche se solo in parte, il processo di gestione avrebbe semplificato il loro futuro lavoro di apprendimento. Ma c’era un problema: la scarsa quantità di latte prodotto. Ciò non permetteva loro di produrre alcun tipo di formaggio e questo spiega perchè non avevano mai intrapreso questa strada fino ad ora.
Inizialmente credevamo che questo problema dipendesse dalle condizioni climatiche e dal tipo di foraggio. Dopo un’attenta valutazione, però, abbiamo scoperto che in realtà dipendeva dal tipo di razza della vacca, inadatta alla produzione di latte. Individuata la razza più adatta, la nostra Suor Yolande ha subito cominciato il suo percorso formativo.
Formazione sul campo in tre fasi
Abbiamo pensato che fosse più opportuno suddividere il percorso formativo in tre fasi, così da poter apprendere l’intero processo produttivo, dall’allevamento alla mungitura, alla raccolta fino ad arrivare alla trasformazione del latte in prodotti caseari.
Per la prima fase i volontari tutor della Misericordia di Adrano hanno mostrato il loro allevamento, come nutrivano i loro animali e come li gestivano per mantenerli sani e forti. Conoscendo già questa parte, sono passati subito alla fase due della formazione: la mungitura.
I tutor hanno spiegato quando è il momento giusto per procedere, come posizionare le mani e come raccogliere il latte prodotto. In questi giorni siamo arrivati alla fase tre della nostra formazione:come gestire un caseificio e quali sono i macchinari e le tecniche necessarie per la produzione dei vari prodotti caseari, come il formaggio, il caciocavallo o la ricotta.
Come si trasforma il latte in prodotti caseari?
Per rispondere a questa domanda abbiamo chiesto ai nostri tutor della Misericordia di Adrano.
Si comincia con il portare il latte a 35 gradi per poi aggiungere il caglio e lasciare riposare il tutto per almeno un’ora.
Trascorso il periodo del riposo, si rompe la cagliata, che viene raccolta in grandi fuscelle. Adesso possiamo decidere cosa produrre. Se decidiamo di produrre il formaggio possiamo arricchirlo con delle spezie, come il pepe nero o il peperoncino, mentre per produrre il caciocavallo dobbiamo lavorare solo con latte vaccino. Una volta deciso, possiamo raccogliere la cagliata e mettere sul fuoco il siero rimasto a cui verrà aggiunto del latte, portato alla temperatura di 85 gradi.
Dopo aver versato l’acido lattico, la ricotta sarà pronta per essere raccolta in delle fuscelle. Una volta raccolta, possiamo proseguire con la preparazione del formaggio. Il prodotto dovrà cuocere per altre tre ore, per poi toglierlo e lasciarlo a riposare fino alla sua lievitazione, che in base alle condizioni climatiche può variare dai due ai tre giorni. Concluso il processo di levitazione, verrà massaggiato con il sale e lasciato riposare.
La nostra Suor Yolande acquisisce sempre più esperienza ogni giorno che passa. Infatti, è già in grado di produrre interamente da sola la ricotta. Nonostante le varie difficoltà, il suo impegno non viene mai meno, dedicandosi profondamente alla sua missione e mostrando come…La misericordia di Dio è all’opera, sempre!
Serena Arcoria – Misericordia di Adrano