
La voce di un Papa, che arriva forte senza urlare
Nella serata del 6 marzo, un breve messaggio audio in filodiffusione del Papa rompe il silenzio di piazza San Pietro
Il mondo non lo vede da tre settimane, dal giorno del ricovero in ospedale. E ieri sera, prima della recita del Santo Rosario, la sua voce ha ripreso a risuonare in piazza San Pietro, dove tanti fedeli pregano per la sua salute ogni giorno.
Poche parole, pronunciate in spagnolo, da un letto d’ospedale che, al momento, è diventato il suo altare.
“Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui.
Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie”
L’applauso arriva immediato, in risposta ad un gesto di grande generosità da parte di papa Francesco. La folla dei presenti, ma anche chi ha ascoltato l’audio in un secondo momento, sente all’improvviso un sollievo alla solitudine.
Nonostante l’affanno e la voce flebile, infatti, la debolezza del Papa diventa una grande forza. Forza della fede e di un amore grande per l’umanità che va oltre la malattia, la sofferenza. Forza e incoraggiamento per chi attende che si riprenda e ritorni.
Perché la verità è che lui ci manca.
Perché, in una massa di persone che seguono la corrente e il proprio tornaconto, lui è la voce che stona, che invita il mondo ad essere accogliente, giusto, misericordioso.
Perché, in un momento storico di chiusure, guerre, violenza anche nei toni, lui è la voce che non urla, ma sa come far arrivare forte e chiaro il suo messaggio di speranza e di pace.
Alle preghiere di tanti si unisce spazio + spadoni, con la gratitudine di chi riconosce l’uomo di Dio capace di essere padre di tutti.
Il suo abbraccio di misericordia per ogni fratello e sorella è arrivato.
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