La Parola ogni giorno: 23-29 aprile 2024

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Martedì 23/04

Gv 10, 27-28

Gesù disse: Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano

Gesù instaura una relazione di amore con ciascuno di noi, noi siamo la cosa più preziosa che Egli possiede fino al punto di trasmetterci la sua stessa vita che è eterna.

Mercoledì 24/04

Gv 12,47

Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva ,io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole , ha chi lo condanna ; la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno.

Gesù non condanna nessuno, non è nella sua volontà . Ognuno è responsabile di se stesso e se c’è condanna questa è autocondanna e il Signore cerca fino all’ultimo momento di tirarci fuori dal male che noi ci procuriamo.

Giovedì 25/04

Marco 16,15

In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.

Queste parole sono un mandato esplicito di Gesù. La proclamazione del Vangelo consiste prima di tutto nel sapere accogliere coloro che si incontra e condividere la gioia ,la bellezza, l’amore che il Signore mette nella nostra esistenza, il resto lo fa Lui.

Venerdì 26/04

Gv 14, 2-3

Disse Gesù, Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore . Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me , perché dove sono io siate anche voi.

Avremo uno stupendo incontro con Gesù quando lasceremo questo corpo di carne e questa terra e lui ci mostrerà una nuova dimora dove vivremo una festa senza fine con tutti coloro che sono inquilini nella casa del Padre

Sabato 27/04

Gv 14, 13-14

Gesù disse: Qualunque cosa chiederete nel mio nome ,la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farò.

Chiedere nel nome di Gesù significa non guardare al proprio interesse, alla propria affermazione , volere il bene di tutti , desiderare la salvezza di tutti , la gloria di Dio ; avere una fiducia sconfinata nella misericordia divina e sapere che Dio vuole sempre il nostro bene.

Domenica 28/04

Gv 15,5

Chi rimane in me e io in lui ,porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla.

La condizione per essere delle persone umanamente e spiritualmente consapevoli, positive ,capaci di amore oblativo e di fecondità creativa è collocarsi in una dimensione di comunione permanente con Gesù attraverso i sacramenti e la preghiera.

Lunedì 29/04

Matteo 11,25

Gesù disse:” Ti rendo lode ,Padre Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. “

Dio è semplicità, e quando si rivela sono coloro che non hanno sovrastrutture ideologiche che possono comprenderla e umiltà assoluta perché vuoti di sé, cosicché la possono accogliere e gustarla nella sua semplice verità .

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