La Parola ogni giorno: 22-28 Dicembre 2024

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Domenica 22/12

Luca 1, 41B-42

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”.
Maria è benedetta da Dio più di ogni altra creatura, per questo tutte le generazioni di credenti la acclamano e attraverso di Lei si ricevono benedizioni e grazie particolari in forza di questa benedizione che ha ricevuto.

Lunedì 23/12

Luca 1, 57-58

Elisabetta diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Quando il Signore manifesta la Sua grande misericordia, convertendo, guarendo, illuminando, è una grande festa per tutto il creato, abbiamo tanto bisogno della Sua misericordia come il deserto la pioggia.

Martedì 24/12

Luca 1, 78

Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte. Gesù è come un sole che sorge dopo una notte tempestosa e fredda, è la manifestazione della tenerezza del Padre che si riflette nel neonato di Betlemme e con tenerezza ci invita a ricrearci e a nutrirci di Lui che si è fatto pane per noi.

Mercoledì 25/12

Luca 2, 7

Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose nella mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. Gesù appena nato viene posto in una mangiatoia perché la sua missione sarà quella di essere pane disceso dal cielo per sfamare l’umanità. Oggi Gesù è pane, moltiplicato, perché chi crede in Lui possa gustare la tenerezza di Dio, essere nutrito per ricevere la forza del cammino esistenziale da compiere in questo mondo a volte faticoso, difficile e senza pietà.

Giovedì 26/12

Matteo 26, 22

Gesù disse: “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”.
Accogliere questo Bambino Gesù nato per noi ci conduce inevitabilmente a scontrarsi con le oscurità, i sistemi ingiusti, le menzogne istituzionalizzate, gli inganni, ma chi gli resta fedele sempre gusterà una gioia e una pace che il mondo non conosce.

Venerdì 27/12

Giovanni 20, 4

Correvano tutti e due insieme, Pietro e Giovanni, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Pietro e Giovanni rappresentano l’istituzione e il carisma, chi arriva prima è chi è spinto dall’amore ma c’è anche bisogno dell’istituzione perché questo si mantenga vivo e passi attraverso tutte le generazioni dei credenti.

Sabato 28/12

Matteo 2, 16

Erode si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e nel suo territorio e che avevano da due anni in giù.
Di fronte alla manifestazione dell’Amore e della misericordia di Dio, l’uomo che assolutizza se stesso, che si sente padrone del suo destino e di quello degli altri, uccide, distrugge, perché non comprendendo la logica dell’amore che Gesù ci ha portato nel mondo, compie tali cose.

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