La Parola ogni giorno: 18-24 agosto 2024
Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini
Domenica 18/08
Giovanni 6, 54
Gesù disse alla folla: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Ci sarà per tutti noi un ultimo giorno. Se ci siamo nutriti di Gesù, quando chiuderemo gli occhi del corpo, saremo inondati dalla luce di Cristo risorto e avvolti da lui, entreremo anche noi nella resurrezione e nella vita vera.
Lunedì 19/08
Matteo 19, 21
Disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va e vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli e vieni, seguimi”. La perfezione di cui parla Gesù non consiste nel non sbagliare mai, ma vivere con la passione per il Regno dei cieli e mettersi al servizio del Vangelo.
Martedì 20/08
Matteo 19, 29
Gesù disse: “Chiunque avrà lasciato case o fratelli o sorelle, o padre o madre o figli o campi per il mio nome riceverà 100 volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”. Lasciare non significa abbandonare, ma mettere al primo posto Gesù, così che tutte le relazioni affettive acquisteranno ordine e saranno vissute in modo fecondo e duraturo.
Mercoledì 21/08
Matteo 20, 16
In quel tempo Gesù disse: “Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi”. Gli ultimi, così sono malmessi esistenzialmente che, non potendo vantarsi di nulla, confidano totalmente nella misericordia di Dio. I primi sono coloro che hanno contato molto sulle loro forze, sulle loro capacità. Pretendendo anche il plauso di Dio, considerandolo un valore aggiunto per il loro successo e la loro affermazione.
Giovedì 22/08
Luca 1, 38
Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”, e l’angelo si allontanò da lei. Maria è nella pienezza della gloria di Dio perché ha concepito la sua esistenza terrena come un dono da mettere al servizio del progetto di Dio. Totalmente disponibile ad essere usata dall’amore misericordioso del Padre per il bene di tutta l’umanità.
Venerdì 23/08
Matteo 22, 37 e 39
Gesù disse: “Amerai Il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Tutto l’insegnamento della Bibbia sta in una parola: amare. Il banco di prova, se si ama veramente, dipende da come trattiamo le persone con le quali viviamo ogni giorno, familiari, colleghi di lavoro, vicini di casa.
Sabato 24/08
Giovanni 1, 47
Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco, davvero un vero israelita in cui non c’è falsità”. Gesù vede il cuore di ciascuno, non si ferma all’apparenza, scruta in profondità e vede quella parte di buono e di bontà che c’è in ognuno di noi e su quella fa leva per farci crescere nella verità e nell’amore, però non sempre noi siamo disponibili a collaborare con lui. Allora rimaniamo nelle nostre ambiguità e ipocrisie.