“La misericordia apre le porte alla speranza” | DIOCESI DI KISANGANI (RdC)
In questa rubrica, nel corso dell’anno, il cammino del Giubileo raccontato dagli abitanti di spazio + spadoni da più parti del mondo
Rodrigue Bidubula ci racconta l’apertura dell’Anno giubilare a Kisangani, l’antica Stanleyville, una delle maggiori città della Repubblica Democratica del Congo
Domenica 29 dicembre 2024, l’arcidiocesi di Kisangani ha celebrato l’apertura dell’Anno giubilare 2025 con il tema “Pellegrini della speranza: una speranza che non delude” (Rm 5,5).
La celebrazione è iniziata presso la parrocchia di San Giovanni Paolo II, per poi proseguire con un pellegrinaggio alla cattedrale di Nostra Signora del Santissimo Rosario, dove è stata celebrata una Messa solenne da Mons. Marcel Utembi Tapa, Arcivescovo Metropolita di Kisangani.
Nel suo discorso di apertura, l’arcivescovo ha annunciato che la cerimonia avrebbe avuto tre momenti salienti: il raduno, il pellegrinaggio e l’apertura della porta santa.
Raduno e pellegrinaggio dei fedeli
La scelta della parrocchia di San Giovanni Paolo II per il raduno iniziale ha un significato speciale per i fedeli di Kisangani. Questa parrocchia onora la memoria di Papa Giovanni Paolo II, l’unico Papa ad aver visitato Kisangani, nel 1980. È anche il Papa del Grande Giubileo del 2000.
Dopo un momento di preghiera, i fedeli, guidati da una croce, hanno intrapreso un pellegrinaggio di due chilometri verso la cattedrale. Questo cammino, accompagnato da litanie e meditazioni, simboleggia la vita cristiana come un costante cammino verso Dio, caratterizzato da sforzo, perseveranza e solidarietà.
Cerimonia di apertura della Porta Santa
All’arrivo nella cattedrale, il vescovo Utembi ha presieduto la cerimonia di apertura della Porta Santa, un gesto altamente simbolico.
Attraversare questa porta significa entrare in comunione con Dio. Dopo l’apertura, l’arcivescovo ha benedetto l’acqua che ha poi asperso sui fedeli, ricordando gli impegni battesimali e la nascita nella famiglia dei credenti.
Nell’omelia ha sottolineato la festa liturgica del giorno, quella della Santa Famiglia di Nazareth (Gesù, Maria e Giuseppe), in relazione al mistero dell’Incarnazione.
Ha incoraggiato le famiglie cristiane a seguire l’esempio della Sacra Famiglia e ad accogliere la presenza di Dio nella loro vita quotidiana. Allo stesso tempo, l’Arcivescovo ha augurato alla congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Kisangani una felice festa patronale e le ha incoraggiate a vivere il loro carisma seguendo il modello della Sacra Famiglia di Nazareth, essendo aperte e fedeli nella loro missione nella Chiesa.
Ha augurato la stessa festa ai cristiani della parrocchia Sainte Famille di Kabondo.
Il significato del Giubileo nella Chiesa
L’arcivescovo ha spiegato che il Giubileo, che ha origine nella tradizione ebraica, è un anno di grazia, di perdono dei debiti e di liberazione. Il Giubileo veniva celebrato dal popolo ebraico secondo la Legge di Mosè, che nel libro del Levitico (Lev 25, 8-17) stabilisce un giubileo ogni 50 anni.
Nella tradizione cattolica, l’Anno Santo è un’occasione unica per approfondire la nostra fede, praticare la riconciliazione e compiere atti di misericordia.
Introdotto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, l’Anno giubilare viene oggi celebrato ogni 25 anni. Monsignor Utembi ha sottolineato la dimensione spirituale del Giubileo, che invita le persone a riconciliarsi con Dio, a convertirsi e a ristabilire relazioni fraterne.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di ricevere regolarmente il sacramento della penitenza e di vivere nella solidarietà e nella giustizia. Nel corso dell’anno saranno organizzati programmi spirituali e pastorali, tra cui catechesi sul significato delle indulgenze, che permettono di beneficiare della misericordia divina a determinate condizioni.
Il Giubileo è anche un anno di conversione e di penitenza sacramentale. Ha esortato i fedeli a ricevere regolarmente il sacramento della penitenza per beneficiare pienamente della grazia di esso.
Nelle parrocchie, l’arcivescovo Marcel ha chiesto ai sacerdoti di organizzare sessioni di catechesi per spiegare al popolo di Dio il significato delle indulgenze e le condizioni necessarie per ottenerle. La Chiesa prevede due tipi di indulgenze: le indulgenze plenarie e le indulgenze parziali.
Per ottenere l’indulgenza è necessario compiere l’opera a cui l’indulgenza è legata soddisfacendo le seguenti tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa.
Una novità di questo Giubileo è che Papa Francesco raccomanda anche che un’altra condizione per ottenere le indulgenze sia quella di compiere una o più opere di misericordia.
Un anno per riaccendere la speranza
In una lettera letta dall’Abbé Richard, Papa Francesco ha esortato i fedeli a essere portatori di speranza, anche in un mondo segnato dalle turbolenze.
Li ha invitati a trasformare i segni dei tempi in segni di speranza, basati sulla certezza che niente e nessuno può separarli dall’amore di Cristo.
Questa speranza deve essere contagiosa, ha detto l’arcivescovo, invitando i fedeli a riempire il loro presente di fede, preghiera, misericordia e opere concrete.
Commemorazione del 1700° anniversario del Concilio di Nicea
Un altro momento saliente dell’anno è la commemorazione dei 1700 anni dal Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico della Chiesa, che si pronunciò sulla divinità di Cristo e diede vita al Credo che i cristiani professano ancora oggi.
Il vescovo Utembi ha invitato i fedeli a proseguire sulla strada dell’unità dei cristiani, facendo eco alla preghiera di Gesù: “Padre, che siano una cosa sola come io e te siamo una cosa sola” (Gv 17,21).
Tre chiese accoglieranno i pellegrini
L’arcivescovo ha annunciato che tre chiese dell’arcidiocesi saranno autorizzate ad accogliere i pellegrini durante tutto l’anno:
1. La Cattedrale di Notre-Dame du Rosaire, chiesa di riferimento della diocesi.
2. La parrocchia di San Gabriele, prima missione della diocesi.
3. La parrocchia di San Giovanni Paolo II, in memoria di Papa Giovanni Paolo II che visitò Kisangani.
Questi luoghi sacri rimarranno aperti per permettere ai fedeli di vivere appieno le grazie del Giubileo.
Un appello alla solidarietà e alla misericordia
L’arcivescovo ha insistito sulla necessità di atti concreti di solidarietà, come il perdono, la remissione dei debiti e l’aiuto ai più svantaggiati. Ha ricordato che il Giubileo è un invito a vivere nella gioia e nella pace con gli altri, a rinnovare la fiducia nella Chiesa, nella società e nei rapporti interpersonali.
Anno giubilare: un anno incentrato su Cristo
Il cuore dell’Anno giubilare è l’incontro con Cristo. L’arcivescovo ha incoraggiato i fedeli ad approfondire il loro rapporto con Dio attraverso la preghiera, l’Eucaristia e la meditazione della Parola di Dio.
L’arcivescovo Utembi ha concluso invitando i fedeli a vivere quest’anno come un tempo di speranza e di testimonianza cristiana, annunciando i “nuovi cieli e la nuova terra” dove regneranno giustizia e armonia.
L’apertura dell’Anno giubilare 2025 a Kisangani segna l’inizio di un ricco cammino spirituale, animato da fede, solidarietà e speranza.
Il Centro pastorale diocesano, insieme al Vescovo ausiliare, elaborerà un programma da proporre alle parrocchie e a tutti i pellegrini della diocesi secondo il calendario riportato di seguito:
Programma delle attività giubilari nell’arcidiocesi di Kisangani
– 24 dicembre 2024: apertura del Giubileo a Roma da parte di Papa Francesco
– 29 dicembre 2024: apertura del Giubileo nell’arcidiocesi da parte dell’arcivescovo Marcel Utembi Tapa
– Dall’08 al 09 febbraio: Giubileo delle Forze Armate, della Polizia e degli Agenti di Sicurezza
– Dal 15 al 18 febbraio: Giubileo degli artisti
– Dall’8 al 9 marzo: Giubileo dei volontari
– 28 marzo: 24 ore con il Signore
– 5-6 aprile: Giubileo dei malati e degli operatori sanitari
– Dal 25 al 27 aprile: Giubileo degli adolescenti
– Dal 28 al 29: Giubileo delle persone con disabilità
– Dall’1 al 4 maggio: Giubileo dei lavoratori
– Dal 10 all’11 maggio: Giubileo delle bande musicali
– 30 maggio: Giubileo delle famiglie, dei genitori, dei nonni, dei bambini e degli anziani
– 7-8 giugno: Giubileo dei movimenti sociali, delle associazioni e delle nuove comunità
– 14-15 giugno: Giubileo dei professionisti dello sport
– 20-22 giugno: Giubileo degli enti pubblici
– 25-27 giugno: Giubileo dei sacerdoti
– 28 luglio: Giubileo dei giovani
– Dal 21 al 28 agosto: Giubileo dei chierichetti e degli accoliti
– 20 settembre: Giubileo degli avvocati, dei magistrati e di tutti coloro che operano per la giustizia
– Dal 4 al 5 ottobre: Giubileo dei missionari
– Dall’11 al 12 ottobre: Giubileo delle persone consacrate
– 31 ottobre: Giubileo degli insegnanti e di tutti gli operatori dell’educazione
– 16 novembre: Giubileo dei poveri
– 26 dicembre 2025: conclusione dell’anno giubilare nell’arcidiocesi
– 06 gennaio 2026: chiusura dell’Anno giubilare a Roma
La Messa ha visto la partecipazione di una grande folla di fedeli provenienti da tutte le parrocchie della città. È stata moderata e coordinata dall’Abbé Maximilien, parroco della cattedrale.
Fonte e immagini
- spazio + spadoni
- Rodridue Bidubula