“La misericordia apre le porte alla speranza” | DIOCESI DI Douala (Camerun)
Nel giorno solenne della festa di Maria, Madre di Dio, e della Giornata internazionale della pace, l’arcidiocesi di Douala ha dato inizio all’Anno giubilare dedicato alla speranza
I fedeli e i pellegrini provenienti da diverse parrocchie e zone pastorali si sono riuniti attorno a Sua Eccellenza Samuel Kleda, Arcivescovo Metropolita di Douala, per condividere la celebrazione che segna l’apertura dell’Anno Giubilare e della Porta Santa, simbolo dell’inizio di questo periodo di grazia.
Nella sua omelia, Mons. Kleda ha sottolineato l’importanza di pregare per la pace, facendo riferimento ai conflitti che colpiscono molti Paesi, tra cui il Camerun. Ha pregato affinché lo Spirito Santo scenda sui fedeli, rendendoli ricettivi alla parola di Dio. Ha spiegato il significato del Giubileo come periodo di liberazione e di misericordia, ispirato alla tradizione ebraica, in cui ricchezza e povertà vengono messe da parte per promuovere la giustizia e la pace.
L’appello alla speranza e alla conversione e l’eliminazione delle strutture di peccato
Il vescovo Kleda ha esortato i fedeli a partecipare attivamente alla costruzione di un mondo di speranza, intraprendendo azioni concrete in risposta alla chiamata di Dio. Ha sottolineato che il Giubileo è anche un’opportunità per rimettere i debiti e ricostruire la pace.
Questo anno di grazia deve essere un tempo privilegiato per far regnare la giustizia e la pace di Dio, per accogliere la sua misericordia ed eliminare i mali che feriscono la dignità umana.
Tra questi mali, ha denunciato la questione cruciale del debito, che grava pesantemente sui Paesi poveri ed è fonte di disperazione per molte popolazioni. Ha descritto come il sistema internazionale mantenga questi Paesi in una spirale di povertà, con risorse sfruttate senza benefici per le popolazioni locali. Ha chiesto una revisione del sistema finanziario internazionale, denunciando la sua dipendenza e lo sfruttamento delle risorse dei Paesi poveri.
Nella sua lettera per l’Anno giubilare, Papa Francesco ha chiesto la cancellazione di questi debiti per ridare speranza a queste nazioni. L’arcivescovo Kleda ha sottolineato l’importanza di questo passo per consentire ai Paesi poveri di riacquistare la propria autonomia e costruire un futuro prospero per dare speranza e futuro ai loro popoli.
Le azioni di conversione che ci si aspetta dai Paesi ricchi e dalle organizzazioni internazionali includono: la riduzione o addirittura la cancellazione del debito, la promozione del rispetto della dignità umana, la messa a disposizione di un fondo globale per eliminare la fame, la promozione dell’istruzione per tutti e la lotta al cambiamento climatico.
Un appello per un cambiamento di cuore e di mentalità
L’arcivescovo ha insistito sulla necessità di un cambiamento di cuore e di mentalità. Ha invitato a una profonda conversione, proprio come ha predicato Cristo: “Convertitevi e credete alla buona novella” (Mc 1,15).
Ha incoraggiato i cristiani ad adottare un atteggiamento di fratellanza, compassione e solidarietà verso gli altri, costruendo un regno di Dio fondato sulla giustizia, la pace e l’amore.
Ha invitato i leader politici a gestire con giustizia le risorse pubbliche, ricordando loro che i beni della terra devono andare a beneficio di tutti.
Lotta alla corruzione e alle disuguaglianze: focus sul Camerun
La corruzione è percepita come uno dei grandi mali della società camerunese ed è stata denunciata con forza dall’Arcivescovo. L’arcivescovo Kleda ha posto particolare enfasi sulla necessità di combattere la corruzione, una piaga che ostacola lo sviluppo del Camerun. La corruzione è una crisi morale che porta a una crisi economica.
Ha chiesto una gestione trasparente dei beni pubblici, salari dignitosi e un’equa distribuzione della ricchezza. Ispirandosi all’esempio di Zaccheo nel Vangelo, ha incoraggiato coloro che hanno approfittato indebitamente delle risorse pubbliche a pentirsi e a fare ammenda.
Mentre il Camerun si prepara alle elezioni del 2025, la voce della Chiesa, e in particolare dei vescovi, si fa già sentire, chiedendo un buon processo elettorale.
Ha inoltre parlato delle sfide economiche poste dalla dipendenza finanziaria dei Paesi africani.
Ha chiesto che ogni nazione sia in grado di controllare la propria moneta e il proprio sistema finanziario, al fine di garantire una vera autonomia economica.
Impegno per la pace, la giustizia e la riconciliazione
In un contesto di conflitto nelle regioni nord-occidentali e sud-occidentali del Camerun, il vescovo Kleda ha fatto appello all’unità nazionale e alla riconciliazione.
Ha esortato i fedeli a diventare costruttori di pace, rifiutando ogni forma di violenza e sfruttamento. Ha sottolineato l’importanza di azioni concrete per stabilire la giustizia e la pace, in risposta alla chiamata di Cristo ad amare e servire il prossimo.
Un anno di misericordia e solidarietà: aperta la Porta Santa nel carcere di New Bell
L’arcidiocesi di Douala investe da tempo nelle opere di misericordia, in particolare nel carcere di New Bell, dove i fedeli portano regolarmente cibo ai detenuti.
L’apertura della Porta Santa in questo carcere simboleggia l’impegno della Chiesa nei confronti dei più emarginati.
Ha auspicato la continuità di quest’opera di misericordia, chiedendo che queste iniziative siano integrate nei programmi parrocchiali e in quelli di gruppi, associazioni e movimenti.
Come nel 2016, anche quest’anno i cristiani sono chiamati a varcare la Porta Santa, che sarà aperta nella Cattedrale di San Pietro e Paolo a Douala, oltre che in carcere.
Il vescovo Kleda ha concluso invitando alla preghiera e all’azione per fare di questo anno giubilare un tempo di rinnovamento spirituale e sociale, e impegnandosi a essere fonti di speranza per chi è nel bisogno.
Ha espresso la sua gratitudine ai fedeli e li ha incoraggiati a continuare a seminare speranza, seguendo l’esempio di Cristo.
Questa celebrazione segna l’inizio di un anno in cui i cristiani di Douala sono invitati a camminare con Cristo, a condividere la gioia e la speranza e a impegnarsi attivamente per un mondo più giusto e fraterno.
L’arcidiocesi di Douala, con il suo pastore mons. Kleda, continua ad aprire la strada a una Chiesa viva al servizio dei più vulnerabili.
Fonte
Immagini
- Foto di Radio télévision Veritas a Douala