Kenya: OperaM una via di guarigione, pace e riconciliazione

Molo, Kenya: la misericordia di Dio guarisce le ferite della violenza

Molo è una piccola città della diocesi di Nakuru.

Quando si parla di Molo, ciò che viene in mente alla maggior parte dei kenioti è la violenza post elettorale.

Sì, è nota per le violenze che hanno avuto luogo nel 2007 dopo le elezioni generali e che hanno lasciato molte famiglie sfollate e molte ferite fisiche, emotive e psicologiche. Molti abitanti stanno ancora cercando di guarire da quelle ferite.

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Quando le suore Ministre degli Infermi o suore Camilliane si sono recate sul posto, il loro obiettivo principale è stato quello di aiutare le famiglie della loro comunità. Visitano i malati e li accompagnano in questo periodo, danno da mangiare agli affamati, in una parola praticano le sette opere di misericordia corporale.

All’inizio di luglio, suor Marie Louise Ikitegetse ha iniziato l’OperaM con circa 46 volontari della parrocchia di St Timoty, Francis e St John the Baptist. Con questi volontari suor Marie Louise sta insegnando loro le quattordici opere di misericordia, pace e riconciliazione. Tra i volontari ce ne sono altri di altre confessioni.

Ci si può chiedere se ci sono stati miglioramenti o frutti di questi insegnamenti negli ultimi quattro mesi? Sì, ci sono molte trasformazioni nella vita dei volontari, come testimoniano le loro testimonianze. Come si dice che la carità inizia a casa, i volontari hanno testimoniato che non si può dare ciò che non si ha.

Una delle volontarie ha raccontato che da quando ha iniziato a frequentare la formazione sulle opere di misericordia, ha capito che prima di andare a raggiungere la comunità doveva perdonare se stessa e tutta la sua famiglia, cioè il marito che l’aveva abbandonata, i genitori e i fratelli. Era musulmana e ora è tornata alla Chiesa cattolica.

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Un’altra persona ha raccontato di essere riuscita a perdonare una persona che lo aveva offeso e di essere in grado di aiutare le persone nella società ad affrontare i loro problemi e coloro che erano violenti ora sono in grado di vivere con gli altri in modo pacifico.

In conclusione, tutti i volontari hanno dichiarato di essere guariti fisicamente ed emotivamente e di essere pronti ad andare a diffondere la misericordia di Dio. Hanno uno slogan in swahili che dice “HURUMA YA MUNGU IMENIVUTIA“, che si traduce “SONO INSEGNATO DALLA MISERICORDIA DI DIO“.

Speriamo di continuare a toccare la vita di molti nella nostra società di Molo.

Fonte dell’articolo

Spazio Spadoni

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