Kenya: Incontro Tra Speranza e Misericordia

Suor Joan, Jeannine e suor Marie Louise parlano delle Opere di Misericordia in un centro di reucpero per tossicodipendenti

Dopo il Forum “Fare Spazio alla riEvoluzione delle opere di misericordia” promossa e sostenuta da spazio + spadoni, questo è il primo frutto che raccogliamo: l’incontro con Augustine, rappresentante dei Missionari della Speranza, che segue il nostro cammino nelle opere di misericordia.

Ha invitato me, suor Joan e suor Marie Louise a visitare il loro centro di riabilitazione noto come FAZIENDA DA ESPERANCA nella diocesi di Embu. Abbiamo visitato il centro il 12 e il 13 ottobre 2024. È stato davvero un momento di gioia, di condivisione e di apprendimento reciproco.

Ad accompagnarci ci sono tre Missionari della Speranza che seguono 23 uomini che si stanno riprendendo dalla dipendenza da droghe e abuso di alcol. All’inizio non è stato facile per loro adattarsi alla nostra presenza lì, ma dopo aver condiviso le loro storie e aver instaurato una relazione con loro, si è creata un’atmosfera di aparteura che ci ha consentito di condividere di più su ciò che le Opere di Misericordia hanno fatto nella nostra vita.

Durante il nostro incontro, è intervenuto un uomo che ha portato la sua profonda testimonianza: ha fatto uso di droghe per più di 16 anni. Al momento in cui il medico gli aveva dato solo un mese di vita, sia lui che i genitori, i fratelli e i vicini si sono arresi all’idea della morte, consapevoli che il frequente uso di sostanze stupefacenti porta inevitabilmente a conseguenze devastanti per l’organismo.

Quando è arrivato al “Centro di Riabilitazione Fazienda da Esperanca”, è stato portato in braccio come un bambino, le cattive condizioni di salute infatti non gli consentivano di camminare. È arrivato al centro, pronto per cambiare accettando di lasciarsi guidare dai missionari.

“Meditavano quotidianamente la Parola di Vita, recitavano il rosario e seguivano una terapia di consulenza e condivisione” ha affermato. Dopo tre mesi ci sono stati grandi miglioramenti.

Ha intrapreso percorso di recupero per un anno e si è diplomato la scorsa settimana. È pieno di gioia e proprio con questa gioia vuole testimoniare la misericordia di Dio e dare speranza agli altri.

Le persone del centro sono state gratificate dalla nostra presenza e dall’approfondimento delle opere di misericordia.

Tra tutte le opere, quella spirituale di “perdonare le offese” è stata quella sulla quale abbiamo avuto un confronto più lungo. La maggior parte delle persone che si trovano lì, infatti, è afflitta e non riesce a perdonare le proprie esperienze passate.

Insieme, abbiamo anche abbracciato l’elemosina, cioè le opere di carità.

La misericordia di Dio è all’opera. Sempre!

Immagine

• spazio + spadoni

Fonte dell’articolo

• spazio + spadoni