In Festa Per Madre Gemma Giannini
Le Sorelle di Santa Gemma ricordano la Venerabile Madre Gemma Eufemia Giannini
Sabato 26 agosto 2023 si è svolta nel parco della Casa Madre delle Sorelle Missionarie di Santa Gemma, la commemorazione del transito della Venerabile Madre Gemma Eufemia Giannini, fondatrice dell’Istituto religioso.
La Vita Di Gemma Eufemia Giannini
La Venerabile Gemma Eufemia Giannini nacque a Lucca il 27 ottobre 1884 e morì a Camigliano (LU) il 26 agosto 1971. Nel giugno 1899 incontrò per la prima volta Gemma Galgani, la giovane mistica lucchese che iniziò a frequentare la sua casa in Via del Seminario 10 dove vi si stabilì permanentemente fino alla morte avvenuta l’11 aprile 1903. L’amicizia che si strinse tra le due giovani così come il rapporto con i passionisti accolti regolarmente nella casa dei Giannini, contribuirono a far sorgere in Eufemia la vocazione passionista che si realizzò il 21 novembre 1905 dopo pochi mesi dall’arrivo delle prime monache passioniste in città.
Il 25 marzo 1906 fece la vestizione religiosa e in segno di cambiamento di vita lasciò il proprio nome per prendere quello di Gemma Maddalena di Gesù.
Trascorse in monastero circa trent’anni ma la malferma salute e alcune forti esperienze spirituali la portarono a lasciare la sua comunità per intraprendere la fondazione della Congregazione Missionaria Sorelle di S. Gemma. Era il 4 maggio 1939. Arrivò a questa decisione dopo il confronto con diverse personalità di spicco del suo tempo ovvero il Papa Pio XII, Padre Pio da Pietrelcina, don Giacomo Alberione. La Venerabile si prodigò molto perché la nuova comunità si consolidasse e venisse riconosciuta dalla Chiesa.
Possiamo affermare che il carisma della Madre Gemma Eufemia Giannini, sia stato quello di capire lo “spirito” di S. Gemma Galgani, di ereditarlo come dono del Signore, di assimilarlo, di riviverlo personalmente e di dargli continuità nel tempo attraverso l’Istituto religioso delle Sorelle di S. Gemma.
Di fatto, Madre Eufemia, fa risalire al Signore questa eredità dello Spirito di S. Gemma. Un giorno Egli, in una visione intellettiva, le mostrò ciò che voleva da lei, ovvero che i luoghi dove S. Gemma nacque, visse e morì fossero custoditi da anime consacrate a Dio sotto la diretta protezione della Santa e dedicate alle opere di carità sotto la sua tutela.
Del resto, anche umanamente parlando, non poteva che essere così, tenendo conto dell’amicizia e dell’intimità, che legarono queste due donne. In casa Giannini, Eufemia era diventata l’amica e la confidente prediletta di S. Gemma ed era anche la stenografa delle sue estasi. Conosceva bene e in profondità la giovane Santa stimmatizzata.
Nel 1960, Gemma Eufemia, iniziò a confrontarsi con la sofferenza: una paralisi progressiva la costrinse all’immobilità nel letto per dieci anni, fino al termine della vita terrena.
Il 15 marzo 2008, Papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del Decreto della Congregazione delle Cause dei Santi riguardante le virtù eroiche della serva di Dio Gemma Giannini.
Il Ricordo Delle Figlie E Dei Fratelli E Sorelle Laici
Il 26 agosto di ogni anno la Congregazione, in tutte le comunità, in Italia e in Africa, apre i festeggiamenti attraverso una Celebrazione liturgica e un successivo momento di convivialità aperto a tutti.
Questa giornata di grande festa, è generalmente preceduta da tre serate di preghiera e riflessione centrate sull’insegnamento e sulla lettura del testamento spirituale, che ha lasciato la Fondatrice alle figlie e ad ogni uomo e donna di buona volontà che desidera attingerne qualcosa per il suo cammino di fede. Questo anno, hanno voluto sottolineare il valore della famiglia nella Chiesa e nella società proponendo alla riflessione personale e comunitaria i seguenti temi:
- Custodire il ricordo in famiglia inteso come dono ricevuto da condividere con i fratelli e le sorelle senza confini e senza limite, attraverso la rilettura del cammino fatto dalla Fondatrice fin dalla sua nascita. Nella sua famiglia è stata accolta come un dono e successivamente inserita nella grande famiglia dei figli di Dio che è la Chiesa attraverso i sacramenti dell’iniziazione cristiana, così come pure la vocazione e perfino la malattia, tutto da lei accolto come dono.
Con stupore, nella prima serata di preghiera, abbiamo ascoltato le testimonianze di due fratelli laici che hanno conosciuto la Venerabile e ci hanno raccontato di lei come di una madre. In particolar modo quando, ormai paralizzata in un letto, continuava a comunicare attraverso lo sguardo e il dolce sorriso materno. Un ricordo che riaffiora spesso anche tra le nostre sorelle più anziane che hanno vissuto con lei.
Essendo la serata dedicata alla preghiera per le famiglie, non potevamo che essere in compagnia della Vergine Maria Regina della famiglia attraverso la recita del Santo Rosario aiutati dalla Parola di Dio e dagli scritti della Venerabile Gemma Eufemia Giannini centrati sul suo rapporto con Maria prima discepola del suo Figlio. - Coltivare le relazioni con tutti a partire dalla relazione che abbiamo con noi stessi e con Dio. Questo è stato il tema proposto nella seconda serata. Un tempo vissuto davanti a Gesù Eucaristia, nell’adorazione, nel silenzio, nell’ascolto della Parola di Dio e di alcune frasi di Madre Eufemia. Una sua esortazione recita: “Quando meditate fate che l’anima vostra sia sola davanti a Dio.. e fate grande silenzio nel vostro interno affine di ascoltare più facilmente la voce di Dio”.
Sicuramente anche il luogo scelto, ha facilitato nella meditazione, Gesù era posto sopra il pozzo presente nel parco di Casa Madre e i fedeli attorno. È stato quasi immediato il riferimento al dialogo tra Gesù e la donna samaritana come viene riportato dall’Evangelista Giovanni al capitolo quarto: “Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere»”. Tutto parte da un incontro casuale e da un luogo anonimo, un pozzo. Spesso nascono così le nostre relazioni di amicizia con gli altri, anche se chi crede, sa bene che non esiste il caso, ma la Provvidenza!
Ci stupisce sempre il fatto che ogni anno prima di iniziare a pensare come organizzare la festa, arrivano telefonate e messaggi da vari fedeli che memori degli anni precedenti, manifestano il desiderio di prendere parte alle celebrazioni, si informano e si rendono disponibili ad aiutare nell’organizzazione. Per noi Sorelle di Santa Gemma diventano un incoraggiamento molto forte a preparare bene il tutto. Inoltre la presenza numerosa di tante persone a momenti come questi, riempie di gioia il nostro cuore e al Signore va tutta la nostra gratitudine. - Portare la gioia nei nostri ambienti di vita e di lavoro. Questo è stato il tema di riflessione dell’ultima serata di preparazione e di preghiera a conclusione del quale è stato consegnato il mandato missionario ad essere portatori di gioia!
Una serata anche questa intensa e bella come le altre, che ci ha visti intorno a Gesù orante, per imparare da Lui, come fu per la Venerabile a saper ritirarci e pregare ogni volta prima di agire, di fare qualcosa di molto importante o di prendere delle decisioni per noi o per gli altri. La preghiera ha sottolineato anche l’importanza di saper stare in ginocchio intesa come prima opera missionaria, assolutamente necessaria per tutti i battezzati. Tutti siamo inviati a portare Gesù alle anime e le anime a Gesù a partire dalle nostri ambienti familiari e di lavoro.
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