II° Domenica di Avvento: Tempo di Misericordia
Santa Maria Madre della Misericordia
Le luci delle grandi opportunità che la chiesa propone ai cristiani, come il tempo dell’Avvento, sono sempre brillanti e raggiungibili, ma la stella cometa che ci guiderà sempre luminosa, è quella di Maria Madre di Misericordia perché è alimentata dal suo grande amore materno che non si spegnerà mai.
Ha saputo ben raffigurarla Piero della Francesca, nello scomparto centrale del polittico del 1444/1454 conservato nel museo civico di Sansepolcro. Questo rappresenta la Vergine che giganteggia allargando il suo mantello in segno di grande protezione, per accogliere e soccorrere ogni bisognoso che ricorre alla sua misericordia.
È infatti certamente segno efficace e straordinario dell’amore di Dio, Maria Madre di Misericordia che più volte ha voluto mostrarsi ai pochi prediletti per richiamare alla preghiera e alla penitenza tutti coloro che hanno bisogno di aiuto.
Ciò è testimoniato da tanti miracoli come quello dell’11 maggio 1850. La contessa Anna Bugli Bandini entra per una breve visita nella chiesa di S. Chiara a Rimini e, mentre rivolge le sue preghiere guardando l’immagine della Madonna della Misericordia, è colpita da un fenomeno straordinario: gli occhi della Vergine si volgono verso l’alto fino a scomparire sotto le palpebre per poi tornare ad abbassarsi e guardare dolcemente verso di lei.
Il movimento fu visto per diverse volte e i presenti stupiti e commossi, divulgarono la notizia. Per otto mesi il miracolo si ripetette con qualche intervallo, mentre sempre più numerosi erano i fedeli che vi accorrevano.
Gli occhi della sacra immagine, che continuavano ad alzarsi e ad abbassarsi verso i fedeli, a volte erano lucenti come stelle e a volte velati di pianto. Anche il volto cambiava colore e da roseo diventava pallido. Il Papa Pio IX ordinò, quindi, un regolare processo dove diedero la loro deposizione sia il vescovo diocesano dell’epoca, che cardinali, altri vescovi, uomini di scienza e semplici fedeli: tutti asserirono la veridicità del prodigio.
La bella immagine della Vergine, che oggi trionfa nell’abside in una cornice di pietre preziose, oro e argento donata da papa Pio IX, fu da lui stesso incoronata il 15 Agosto 1850. Questa Madonna della Misericordia fu dipinta da Giuseppe Soleri Brancaleoni, un valente pittore riminese, per farne dono alla sorella clarissa di S. Chiara nel 1796.
É raffigurata a mezzo busto, ha un bel volto giovanile, lineamenti molto dolci, grandi occhi scuri, la testa un po’ reclinata sulla spalla destra e le mani, dalle dita affusolate, che si incrociano sul cuore. Proclamata patrona di Rimini e della diocesi, ben presto richiamò tanta gente da rendere necessaria la costruzione di una grande chiesa.
Il compito fu affidato all’architetto Giovanni Benedettini che in soli sei mesi dal 17 Maggio al 17 Novembre 1850, costruì l’attuale tempio, grazie anche a quei fedeli che contribuirono subito alle spese della edificazione.
Molte volte la Mamma di Gesù è intervenuta per esaudire le richieste di aiuto che le venivano rivolte, come dimostrano i vari miracoli operati negli anni seguenti e sempre ha lasciato qualche segno nell’anima e nei luoghi in cui i fedeli, ancora oggi, accorrono in preghiera.