Dopo il Forum a Kisangani, un Nuovo Impulso delle Opere di Misericordia a Yanonge
A Yanonge, parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, la restiituzione e la formazione sulle opere di misericordia sono state organizzate da padre Vittorio dopo il Forum di Kisangani per catechisti e animatori pastorali
Uno dei protagonisti del Forum sulla RiEvoluzione delle opere di misericordia che si è svolto appena a settembre a Kisangani è padre Vittorio Faronnato. Missionario comboniano di origine italiana, vive in Congo da 50 anni e attualmente è parroco della parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Yanonge, città nel territorio di Isangi nella provincia di Tshopo situata più o meno sulle sponde del fiume Congo sessantadue chilometri a valle di Kisangani.
A margine della preparazione del Forum, padre Vittorio ha dovuto presentare una catechesi; ispirandosi alla gratuità come motore delle opere di misericordia, Parlando di una società che deve riferirsi a Cristo per fare della misericordia la via della vita. La grande novità è la gratuità di ogni cristiano e la misericordia verso chi soffre, in una cultura dell’egoismo che ignora i perdenti.
Formazione sulle opere
Dopo il Forum, al suo ritorno nella sua parrocchia ha avuto anche l’opportunità di fornire restituzione e formazione sulle opere di misericordia a 50 catechisti e animatori come scrive:
“La nostra parrocchia del Sacro Cuore nel suo nome ha già un’attenzione particolare alla misericordia che è operativo. A Yanonge ci sono molti poveri per un motivo storico: qui era il campo di raccolta degli schiavi di Tippo Tip. Abbiamo una mescolanza di etnie, fragilità del tessuto familiare, tante famiglie (di donne) senza diritto alla terra. La terra apparteneva ai clan originari. Non c’è quasi nessun lavoro retribuito e pensione. Gli agricoltori vendono i migliori prodotti per fare soldi. La malnutrizione è presente”.
Le opere di pratica
Rendere operative le opere di misericordia è anche l’esperienza che padre Vittorio condivide con noi attraverso le iniziative in cui è coinvolta la sua parrocchia di Yanonge. “Viviamo le opere di misericordia a livello di spontaneità e con iniziative imprenditoriali. Il Vangelo educa i cuori e si manifesta l’attenzione ai deboli. Per realizzare le opere di misericordia, invitiamo ciascuna CEV a conoscere coloro che vivono in situazioni fragili, senza tener conto della chiesa e del clan.
Abbiamo chiesto all’Ospedale di segnalarci i pazienti quasi incurabili che restano nelle case”. La Parrocchia ha due Gruppi al servizio della Misericordia: il “Watenda Mema” e il “Boboto Bosembo”. Visitano i malati negli ospedali, vanno al carcere, seguono gli anziani e i deboli nel quartiere. Contribuiscono con denaro e cibo, gestiscono le offerte della settimana in Parrocchia. Per il compleanno del parroco (80 anni) abbiamo riunito tutti gli anziani in una grande festa che si terrà ogni 11 gennaio. Di tanto in tanto organizzano una piccola festa in ospedale e in prigione.
“Abbiamo intrapreso altre iniziative nel campo dell’imprenditorialità. Abbiamo avviato due grandi iniziative: una Fabbrica di Sapone e un’Impresa Edile. Tutto è iniziato con la sensibilizzazione serale contro l’alcolismo. Gli uomini tornano dalla foresta stanchi, senza aver mangiato, e bevono per dimenticare la loro miseria”.
Un giorno 10 donne vennero da me e mi dissero: “Padre, facciamo alcol distillato; È un brutto lavoro, vogliamo cambiare. Vogliamo fare il sapone”.
Da qui è nata l’idea di iniziare a produrre sapone in loco e di non dipendere più dal sapone che arriva da Kisangani ma di produrlo in loco nel villaggio. Perché in mezzo c’è l’olio di palma, noci di palma abbandonate che possono produrre olio di palmisto. Abbiamo iniziato e stiamo lavorando in Partnership, e grazie a CIFOR abbiamo ricevuto supporto tecnico. Abbiamo formato una Cooperativa. Ora abbiamo quasi completato la formazione di 50 membri, la maggior parte dei quali donne.
Nelle nostre opere cerchiamo di mostrare la preoccupazione di Dio per i suoi figli e la dignità di ogni vita. In particolare, vogliamo evitare l’esodo rurale e l’emigrazione incontrollata: che i nostri Giovani siano felici di vivere nella Terra che Dio ha scelto per noi.
padre Vittorio Farronato