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Cutro, appello dei vescovi: non dimenticare quei poveri morti annegati
Per il secondo anniversario del naufragio che ha provocato la morte di 94 persone, i vescovi calabresi lanciano un appello
Due anni dopo il tragico naufragio al largo di Cutro, che ha causato la morte di 94 persone, tra cui 35 bambini, la Conferenza Episcopale Calabrese ha lanciato un appello per mantenere viva la memoria di questa tragedia e di tutte quelle simili nel Mediterraneo.
In un documento pubblicato recentemente, i vescovi hanno sottolineato che, dal 2014, circa 23.000 persone hanno perso la vita nel Mare Nostrum, e il rischio è che le loro voci vengano dimenticate. Hanno esortato a non lasciare che queste morti cadano nell’oblio, invitando tutti a ricordare e a rendere significative le vite e le morti di queste persone.
In occasione del secondo anniversario del naufragio, a Cutro sono state organizzate diverse iniziative per onorare le vittime e sensibilizzare l’opinione pubblica. Tra queste, una veglia di preghiera sulla spiaggia, un flash mob, una mostra fotografica, una celebrazione eucaristica nella chiesa del Santissimo Crocifisso, la visita al memoriale contenente i resti della tragedia e l’installazione artistica intitolata “Per non dimenticare” dello scultore Antonio La Gamba. Questi eventi hanno avuto l’obiettivo di mantenere viva la memoria di una ferita che rimane ancora aperta e sanguinante.
Questi eventi e testimonianze ci ricordano l’urgenza di rispondere con misericordia e solidarietà alle tragedie che colpiscono i nostri fratelli e sorelle nel mondo.
La Chiesa è chiamata a essere una missione di accoglienza e di testimonianza del Vangelo, praticando le opere di misericordia e promuovendo la cultura dell’incontro e della pace.
In questo Giubileo, siamo invitati a riflettere sul nostro impegno verso i più vulnerabili e a rinnovare il nostro impegno nella missione di portare il Vangelo a tutti, specialmente a coloro che soffrono.
Fonte
- Vatican News (26 febbraio 2025)