Vengo, ma cosa posso fare? | “La misericordia vissuta” secondo Padre Piumatti
Dai diari di p. Piumatti, fd di Pinerolo e missionario nel Nord Kivu per 50 anni. Raccontare l’Africa e restituirle la parola è un gesto di misericordia verso di essa
“ Che cosa posso fare? vorrei esser utile… non so fare niente!”.
Sono le frasi che sento quando propongo a qualcuno di venire in Africa, quando invito a venire per conoscere questi fratelli e sorelle.
È la conoscenza diretta della gente, della vita quotidiana, che potrà introdurci in un mondo più bello.
In tutti questi anni, parecchi sono venuti a passare un mese in Africa: ragazzi e ragazze, preti e laici, sposati e single, pensionati e anche ragazzini.
L’ultima volta che venne mamma Caterina, mia madre, aveva 82 anni: passeggiava nel villaggio, stava seduta nel cortile circondata da bambini, senza “fare niente”… Quando partì, la gente non smetteva di ringraziarla “per tutto quello che hai fatto”!
La nostra società efficiente, produttiva, che fa tante cose, è riuscita a contaminarci; chi non produce, chi non fa… non vale
niente, non conta nulla.
Venire in Africa per costruire un ospedaletto, passare la giornata fasciando piaghe… sicuramente è una bella cosa, utile, grande, gratificante.
Se sai piantare un chiodo, cucire una camicia, fare un muretto, riparare un motore, far vedere come si lavora al tornio… tutto è ben accetto!
Ma non credere che sia questa la cosa che conta.
E ti sbagli se pensi che la nostra gente aspetta questo da te.
La vita della gente qua è fatta ancora di piccoli gesti: si va ad attingere l’acqua, si raccoglie un po’ di legna, si zappa il campo, si semina, si sbucciano le patate, ecc.
Gesti che fanno la vita di tutti i giorni…
E tu sei lì; se vuoi dài una mano o semplicemente li accompagni con lo sguardo.
Addirittura sapendo che sei alla missione e che stanotte dormi qua, gli basta.
Che gioia, quando arriva la macchina con degli ospiti !
Che attesa, quando hai detto che vieni a trovarci !
Che appetito, quando attorno al tavolo siamo in tanti !
Che voglia di vivere, quando ci sei anche tu !
“Grazie di essere venuto”. Per anni te lo diranno.
Per anni.
Fonte e immagine
- P. Giovanni Piumatti