Un coro a più voci per la canonizzazione di Giuseppe Allamano
Cosa dicono i missionari e le missionarie della Consolata del loro fondatore e dell’evento del 20 ottobre?
Si sa che gli amici del festeggiato sono quelli più contenti, soprattutto se il soggetto in questione è il fondatore del loro Istituto e sta per essere proclamato santo dal Papa. Facendo un giro sul web, abbiamo raccolto alcuni stralci di testimonianze che descrivono bene l’atmosfera di attesa e di gioia intorno a questo evento, che non a caso coincide anche con la Giornata Missionaria Mondiale.
Cominciamo dal Superiore Generale dei Missionari della Consolata. Non diamo precedenza alle donne perché stiamo seguendo l’ordine cronologico della fondazione (l’Istituto maschile è nato, in effetti, per primo, nel 1901, seguito da quello femminile nel 1910).
Padre James Bhola Lengarin, classe 1971, è stato oltretutto eletto da poco – il 12 giugno 2023 – e il suo incarico durerà fino al 2029. Nato in Kenya, è il primo superiore di origini africane della Consolata, segno di un’evangelizzazione che cambia e che ha dato i suoi frutti missionari.
“La Consolata era già certa che padre Allamano fosse un santo,
perché tutta l’eredità spirituale che ha lasciato continua ad attirare persone alla Chiesa in diverse parti del mondo […].
In questo tempo di preparazione,
rendiamo coraggio per vivere le nostre scelte e azioni sempre più secondo il cuore dell’Allamano […].
Impegniamoci ad ascoltare e a vivere la sua parola,
sentiamoci incoraggiati ad annunciarla con maggiore impegno,
a testimoniare con coraggio e a portare nuova speranza in questo mondo in continuo cambiamento. I
nfine, preghiamo perché la santità dell’Allamano faccia di noi, suoi figli, una famiglia unita,
chiamata ad annunciare il Vangelo e a vivere la carità in tutto e sempre”
(Fonte: Missioni Consolata)
Ed ora, la parola a suor Lucia Bortolomasi, che ha vissuto per 14 anni in Mongolia, dove è arrivata nel 2003 con il primo gruppo di missionarie e missionari della Consolata. Nata a Susa e cresciuta ad Alpignano, in provincia di Torino, è la nuova Superiora Generale delle Missionarie della Consolata dal 28 maggio 2023.
“La sua canonizzazione è per tutti noi un dono immenso
che ci invita ad attingere sempre di più alla ricchezza della sua santità.
Siano i nostri occhi e il nostro cuore fissi sul nostro Fondatore
per ascoltarlo e guardare alla sua santità
che ci stimola a continuare in modo serio e profondo la sua missione”
(Fonte: Missioni Consolata)
Mons. Giorgio Marengo, missionario della della Consolata e Prefetto apostolico in Mongolia della capitale della capitale Ulan Bator, è il più giovane cardinale della storia della Chiesa cattolica:
“È un momento di gioia, di gratitudine e di incoraggiamento per tutti noi
vivere la canonizzazione del nostro fondatore,
di un uomo veramente trasfigurato dalla luce di Cristo.
Siamo in tanti posti diversi del globo,
ma in questa occasione ci sentiamo tutti più vicini
perché sappiamo che stiamo rispondendo ad una vocazione santa
che porta tanto bene alla Chiesa e al mondo”
(Fonte: Missioni Consolata)
Non possono di certo mancare i giovani in questa carrellata di voci, nessuna fuori dal coro. Eppure, come sempre accade, loro sanno essere più originali, come per esempio un gruppo di settanta giovani di di Manaus che il 13 ottobre scorso si sono riuniti presso il Noviziato IMC continentale San Oscar Romero. Che cosa hanno fatto? Una caccia al tesoro, per conoscerlo meglio! Tra loro, Rafael Moreira de Aguiar, del gruppo giovanile della parrocchia di Santa Lucia:
“La caccia al tesoro è stata molto bella, non solo per i giochi,
ma anche perché ha riunito diverse parrocchie.
Abbiamo anche conosciuto meglio Giuseppe Allamano,
che in breve sarà santo,
e come ha vissuto la sua vocazione con amore e zelo,
essendo un esempio per noi.
Il desiderio è che, come lui, possiamo essere ogni giorno più vicini a Dio
e rispondere alla sua chiamata”
(Fonte: Missioni Consolata)
Sono tante, nel mondo, le parole che viaggiano incrociando il futuro san Giuseppe Allamano, che ha dato vita a tantissime comunità presenti in Africa, Asia, Europa ed America. Difficile raccogliere tutte. Queste, tuttavia, sono un piccolo assaggio di ciò che avverrà a Roma in questo fine settimana.
Come da programma, la Veglia di preghiera di sabato sera (ore 20.00); la celebrazione eucaristica di domenica 20, presieduta da papa Francesco in piazza San Pietro alle 10.30; la Messa di ringraziamento di lunedì a San Paolo fuori le mura, presieduta da mons. Marengo.
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- Padre Giovanni Piumatti