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Suor Raffaella Petrini, la prima donna a capo del Governatorato vaticano
Una nomina che segna una svolta all’interno del Vaticano e il cambio di rotta di una Chiesa che si apre alla leadership delle donne
È ufficiale, dal primo marzo sarà – per la prima volta – una donna a ricoprire la carica di presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Un ruolo importantissimo, che unisce l’organo legislativo e quello esecutivo.
Era stato già annunciato da papa Francesco il 19 gennaio , ma in questi giorni la nomina di Suor Raffaella Petrini è realtà. Già vice-governatore dal 2021, succederà al cardinale Fernando Vérgez Alzaga, che ha raggiunto l’età di 80 anni.
Classe 1969, appartiene alla Congregazione delle Suore Francescane dell’Eucaristia e ha un ampio percorso accademico, con lauree e dottorati in scienze politiche e sociali. Ha insegnato in ambito universitario e ha partecipato a eventi internazionali, come il Global Standard Symposium di Nuova Delhi, dove ha proposto l’idea di un’Agenzia internazionale per regolare l’uso dell’intelligenza artificiale in modo pacifico.
La sua nomina, pur dando un messaggio di continuità, è una novità con un profondo valore simbolico e si inserisce in un contesto di crescente presenza femminile nella leadership vaticana. Ricordiamo infatti che dal 6 gennaio di quest’anno, a capo del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, c’è un’altra donna e religiosa: suor Simona Brambilla, già superiora generale in Italia dell’Istituto delle Missionarie della Consolata.
Il Papa, parlando di questa nomina durante la trasmissione di Fabio Fazio, aveva detto: “Le donne sanno fare meglio di noi”. Una frase che conferma la stima e il rispetto che ha sempre nutrito verso il genere femminile e che evidenzia sempre più un processo di inclusività delle donne ormai palesemente avviato in Vaticano.
Suor Petrini dovrà occuparsi di coordinare la squadra che gestisce le sette grandi aree operative (denominate direzioni) della struttura dello Stato Vaticano: Infrastrutture e servizi, Economia, Telecomunicazioni e sistemi informatici, Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, Sanità e Igiene, Musei e Beni Culturali, Ville Pontificie.
Sarà un compito gravoso, ma un cursus honorum di tutto rispetto, le sue esperienze pregresse e le sue doti umane sono tutti punti a favore. E verso chi ripete il termine “potere” (soprattutto rispetto alla notizia della sua nomina) lei rilancia con altre due parole: servizio e missione.
Come già per suor Brambilla, spazio + spadoni definisce la decisione del Papa “un segno tangibile dell’impegno della Chiesa verso una maggiore partecipazione femminile nelle sue strutture di governo”.
Per Luigi Spadoni, è un messaggio forte e chiaro: «le donne, che da sempre sono cuore pulsante della vita consacrata, sono chiamate a contribuire con la loro voce e la loro visione anche ai più alti livelli di decisione e guida».
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- Vatican News