Santo del giorno Per l’11 novembre: San Martino, Vescovo di Tours
Storia di Saint Martin: Ci sono poche persone la cui storia di vita può essere riassunta in un unico atto indelebile. Saint Martin appartiene a questa categoria speciale.
La storia di Martin che rinuncia a metà del suo mantello è emblematica della sua vita.
Martino nacque intorno all’anno 316, in Pannonia, oggi Ungheria, alle periferie del tardo impero romano.
Figlio di un tribuno militare, crebbe a Pavia, in Italia, dopo che suo padre aveva ricevuto terre in quella città.
Sebbene i suoi genitori fossero pagani, Martin era interessato al cristianesimo e già all’età di dodici anni mostrava interesse a diventare un asceta e a ritirarsi nel deserto.
Ma arrivò un editto imperiale, che gli ordinava di impugnare la spada e di porre fine, così sembrava, al suo sogno di una vita di solitudine e di preghiera.
Costretto ad arruolarsi, Martino divenne soldato e fu di stanza nel territorio della Gallia.
Dare metà a Cristo
Intorno all’anno 335, Martin, ora guardia imperiale, stava facendo il suo giro a cavallo, quando si imbatté in un mendicante seminudo.
Prendendo compassione del pover’uomo, Martino prese il suo mantello militare, lo tagliò in due e ne diede metà al mendicante.
La notte seguente, Gesù stesso apparve in sogno a Martino, indossando il mantello.
Rivolgendosi agli angeli che lo accompagnavano, il Signore disse: «Ecco, ecco Martino, soldato romano non battezzato: mi ha vestito».
Il sogno lasciò una grave impressione sul giovane soldato e Martino fu battezzato la Pasqua successiva.
Continuò a prestare servizio nell’esercito per altri vent’anni, in un ambiente totalmente lontano dai suoi sogni giovanili.
Da monaco a vescovo
Non appena possibile, Martino lasciò l’esercito e si recò a Poitiers per incontrare Ilario, il vescovo, che era un fermo avversario dell’eresia ariana.
A causa della sua posizione forte, Ilario fu esiliato dall’imperatore Costanzo II (che sosteneva gli ariani).
Alla notizia dell’esilio di Ilario, Martino, che nel frattempo era andato a trovare la famiglia in Pannonia, si ritirò in un eremo nei pressi di Milano.
Quando Ilario tornò dall’esilio, Martino si recò in Francia per trovarlo e ottenne dal vescovo il permesso di fondare un monastero vicino alla città di Tours.
Dopo aver eretto piccole capanne per sé e per i suoi compagni, Martino, l’ex soldato che aveva vestito il povero Cristo, si fece povero, come aveva sempre desiderato.
Dedito alla preghiera e alla predicazione del Vangelo, Martino viaggiò attraverso la Francia, dove molti lo conobbero.
La sua popolarità portò le persone a sceglierlo come Vescovo di Tours nel 371.
Martin alla fine accettò di essere consacrato, ma mantenne uno stile di vita ascetico.
Rifiutò di vivere come un principe mentre il popolo soffriva; e i poveri, i malati ei prigionieri continuavano a trovare riparo sotto il suo mantello.
Viveva vicino alle mura della città nel monastero di Marmoutier, ritenuto il più antico di Francia.
Decine di monaci, tra cui molti di origine nobile, vivevano con lui e condividevano le sue austerità.
San Martino, un vero cavaliere
Nel 397, il vescovo Martin, che ora ha quasi 80 anni, si recò a Candate (ora Candes-Saint-Martin) per sanare uno scisma locale.
Per la sua virtù e forte personalità poté riportare la pace; ma prima che potesse tornare a casa, si ammalò di una violenta febbre.
Chiese di essere sdraiato sulla nuda terra e espirò l’ultimo respiro davanti a una grande folla.
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