Santo del giorno del 1° marzo: Davide del Galles
Un santo, Davide, che diede il nome alla città che lo ospitò e che diffuse un motto che ancora adesso popola lo spirito gallese
Ogni tanto si fa bene ad andare in itinerario per il mondo con i santi, non per fare i cosmopoliti che è pure di moda ma perché si possono avere così utili spunti di approfondimento.
Ogni volto di santità, infatti, è riflesso e luce per l’ambiente che lo circonda, caratterizzato così da un certo ben definito substrato culturale.
Quest’oggi concentriamo lo sguardo su San Davide del Galles perché per tale nazione, disdetta che non sia riuscita a farla riconoscere come festa calendarizzata in rosso, oggi è in corso una vera e propria solennità o festa patronale.
Cosa si sa allora di questo San Davide del Galles?
Pochissime informazioni e certezze abbiamo su Davide.
Il periodo approssimativo della sua nascita si colloca più o meno tra il V ed il VI secolo, sino ad arrivare al VII secolo per la sua morte.
Il paese in cui nacque si appellava Menevia ed era una città situata nel Rembrokshire.
La città oggi si chiama con il suo nome e nella cattedrale c’è ancora la sua tomba.
Il suo nome, da noi tradotto con Davide, in Gallese si scrive Dafydd e sottintende colui che osserva regole austere nell’alimentazione, tipo non bere vino, non cibarsi di carne.
Fondò un monastero dal quale uscirono numerosi santi: il monastero di Mymyn.
Chissà, forse il nome Davide, mentre si dice che Ciro sia partito da Napoli Napoli, è gallese di origine.
Cosa resta per i posteri di Davide?
Quello che è sicuro, è che è stato valorizzato, sebbene del Galles, anche dalla chiesa cattolica romana apostolica.
Fu nel 1120 che Papa Callisto II permise alla popolazione cristiana devota di recarsi in pellegrinaggio almeno 2 volte alla tomba del Santo guadagnando indulgenze tanto quanto Roma.
Della sua città divenne il primo vescovo anche perché era molto popolare.
Amava le cose fatte con semplicità: “Fate le piccole cose” è ancora oggi il motto principale della cultura gallese.
Per questa inconsueta semplicità, San Davide è giustamente considerato il protettore dei neonati.
Il fatto di dare tanto risalto a questa figura ha suscitato un po’ di perplessità tra quanti non riuscivano e non riescono ancora oggi a concepire il Galles come un territorio dotato di una propria autonomia.
Quindi, potrebbe essere una mossa diplomatica.
Il Santo ha sempre avuto grande lucidità e consapevolezza in tutto ciò che faceva: lui stesso era orgoglioso delle proprie origini ed oggi vorrebbe un grande onore per il Galles.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
Per approfondire:
Santo del giorno del 19 febbraio: San mansueto
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