Santo del giorno 9 maggio: Pacomio
Ai tempi di San Pacomio, III secolo, come molto dopo, non c’era certo l’obiezione di coscienza e lui combatté senza volerlo
Poter dire no o sì è un nostro sacrosanto diritto ma non per tutte le cose lo è sempre stato.
Pensiamo alle grandi guerre e sicuramente anche oggi in alcuni stati non c’è su tale versante libertà decisionale.
Pacomio fu condotto obbligatoriamente sul campo di battaglia.
Ma fu proprio lì che accadde l’impensabile.
L’incontro che cambió la vita a Pacomio
Gente che professava e testimoniava la fede in Cristo compiendo opere di bene, di una generosità smisurata, sproporzionata.
Chi mai avrebbe rischiato la vita solo per nutrire dei soldati affamati, uomini per cui provare compassione e dimostrare vicinanza è il minimo che si possa fare?
Le persone che suscitarono la conversione di Pacomio lo fecero.
E lo si fa anche oggi sul fronte di guerra, spesso in confini invalicabili.
Quale fu la scelta carismatica di Pacomio?
Scelse di servire Dio in contesto monastico ed è considerato il primo fondatore della comunità cenobitica.
C’erano delle regole, ma rispetto agli eremi, la vita monastica manteneva alcuni piccoli accorgimenti comunitari, come un certo grado di coesione sociale.
Certamente, il rigore di vita di Pacomio era molto rigido e tendenzialmente la mortificazione delle passioni era l’aspetto prioritario.
Nella letteratura patristica, sono presenti molti racconti sulla vita di Pacomio e sui suoi insegnamenti verso i seguaci.
Morì verso il 4° secolo d.c. lasciando i suoi fratelli monaci nella fedeltà e nella perseveranza.
I luoghi della vita del Santo sono collocati nel territorio, denso di storia e mistero, di Egitto
Per approfondire:
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Santo del giorno per il 16 aprile: Santa Bernadette Soubirous
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