Santo del giorno 6 giugno: Rafael Guizar Valencia

Clandestino, esule, un medico omeopata, un tuttofare, ritenuto sovversivo. Tutto questo non era troppo per un vescovo:Rafael Guizar Valencia

Questo era certamente, l’uomo del popolo, fatto per la pastorale di prossimità, popolare.

Un messicano tutto caliente, Rafael Guizar Valencia che venne chiamato anche vescovo dei poveri.

Il suo stile di vita era più simile a quello di un clochard o senzatetto che a quello di una persona comune.

Il dono della santità rende tutti singolari da un certo punto di osservazione.

Un viandante in missione: Rafael Guizar Valencia

I territori in cui si concentrò la sua fiamma di pastore furono Guatemala, Messico, Cuba e Stati Uniti d’America.

Nasce nel 1878 e precoce nella sua missione,  già dal 1905 fu nominato missionario apostolico.

Lui, pur di avvicinare le persone che necessitavano di un conforto, si travestí da venditore ambulante, da medico da musicista.

Divenne così vescovo di un paese vittima di uno spaventoso terremoto e già si inaugurava una lunga serie di disperati esodi.

Una volta fu lui a presentarsi al cospetto del carnefice, per il riscatto del popolo e dei suoi diritti.

Si tratta del primo vescovo canonizzato dell’America Latina e morì dopo un periodo lungo di malattia.

“Io sono nato molte volte e sono qui per raccontarlo” dalle parole di San Rafael Guizar Valencia

Si potrebbe raccontare di quando vestito da commerciante passava da una schiera all’altra (i ribelli del governo ed i soldati) cercando di fare pastorale, consolando.

Poi quando lo scoprirono perché altre persone si accorsero che non si comportava come tale presero la decisive opportuna.

Intanto ora cercava di scappare lasciando loro un po’ di specchi per le allodole.

Si fece scambiare di nuovo per il padrone di casa mentre la polizia controllava i documenti di tutti tranne il suo.

Morì il 6 giugno del 1938 a Città del Messico.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo

Dicastero delle cause dei santi