Santo del giorno 29 aprile: Caterina Da Siena

Una delle donne più influenti della storia nella sua semplicità: Caterina Da Siena. Viene considerata la patrona degli infermieri

È una donna dalla grande semplicità di cuore, per di più analfabeta che cercò di imparare a leggere e scrivere solo per riguardo a ciò che le abbisognava.

Un solerte strumento nelle mani di Dio è quello che può essere, in termini canonici, dottore della chiesa.

Tra le colonne portanti e miliari, insieme ad altri dottori della Chiesa che ci hanno stupito anche per la loro insigne cultura, Caterina Da Siena ben si difende e si erge grazie alla divina sapienza.

Alcuni piccoli cenni biografici sulla vita di Caterina

È nata nel 1347 da una nobile famiglia di origini modeste, figlia di tintore.

La sua vocazione non fu, pertanto, accolta di buon grado specialmente a quei tempi, nel medioevo, in cui si era, per forza di cose, monache e con dote.

Spalleggiata da un’indubbia vocazione, Caterina venne assecondata nel suo desiderio di consacrazione.

Seppure posta ai margini nella sua fede singolare, ebbe un ruolo storico nella chiesa di forte influenza, di specie nei confronti del papato.

Ce la immaginiamo camminare, a sostegno dei più bisognosi, tra le mantellate, con il suo bel mantello nero sulla veste bianco immacolato.

Ammissione all’ordine non da subito accettata se non a comprova della sua forte volontà, cosicché l’insistenza della povera mamma di Caterina, monna Lapa, moglie del tintore del rione, ne valse la candela.

Purtroppo, la salute non le fu molto grata ma mai si arrese ai suoi malanni, al punto da essere considerata patrona d’Italia insieme a San Francesco D’Assisi.

Oggi, c’è il terrore da contagio ma con questi santi dotti e sapienti si impara qualche volta a non avere troppa paura, a non temere.

La mia natura è il fuoco: parole che santa Caterina ha con forza espresso

La fede ti plasma, ti forgia.

Se fossimo ferro rovente, che arde e non brucia, la fede sarebbe quel plastico che ci dà la forma giusta.

Non sempre abbiamo l’esatto controllo di noi stessi, nella smania di perfezione del mondo ma la fede non ha regole, non ha sillabario.

Il verbo si è fatto carne e dimora in noi che lo lasciamo albergare nell’edificio di Dio, mai consunto.

Che questa prodigiosa santa senese ci renda così i guerrieri di Dio.

Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie

Per approfondire:

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Vangelo di Domenica 09 Aprile: Giovanni 20, 1-9

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Fonte dell’articolo:

Sito ufficiale della Santa Sede

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