Santo del giorno, 27 settembre: San Vincenzo de’ Paoli
La confessione sul letto di morte di un servitore morente aprì gli occhi di Vincenzo de’ Paoli sui disperati bisogni spirituali dei contadini francesi
Questo sembra essere stato un momento cruciale nella vita dell’uomo di una piccola fattoria in Guascogna, in Francia, che era diventato un prete con poche ambizioni in più rispetto a una vita agiata.
La contessa de Gondi, la cui serva aveva aiutato, persuase il marito a dotare e sostenere un gruppo di abili e zelanti missionari che avrebbero lavorato tra i fittavoli poveri e la gente di campagna in generale.
Vincent era troppo umile per accettare la guida all’inizio, ma dopo aver lavorato per qualche tempo a Parigi tra i galeotti imprigionati, tornò ad essere il capo di quella che oggi è conosciuta come la Congregazione della Missione, o i Vincenziani.
Questi sacerdoti, con voti di povertà, castità, obbedienza e stabilità, dovevano dedicarsi interamente alla gente delle città e dei villaggi più piccoli.
In seguito Vincenzo fondò delle confraternite di carità per il soccorso spirituale e fisico dei poveri e degli ammalati di ogni parrocchia
Da questi, con l’aiuto di Santa Luisa de Marillac, provenivano le Figlie della Carità,
“il cui convento è l’infermeria, la cui cappella è la chiesa parrocchiale, il cui chiostro sono le vie della città”. Organizzò le donne ricche di Parigi per raccogliere fondi per i suoi progetti missionari, fondò diversi ospedali, raccolse fondi di soccorso per le vittime della guerra e riscattò oltre 1,200 galeotti dal Nord Africa.
Era zelante nel condurre ritiri per il clero in un’epoca in cui c’era grande lassismo, abuso e ignoranza tra loro. Fu un pioniere nella formazione del clero e fu determinante nell’istituzione di seminari.
Più sorprendentemente, Vincent era per temperamento una persona molto irascibile, anche i suoi amici lo ammettevano.
Disse che, senza la grazia di Dio, sarebbe stato “duro e ripugnante, ruvido e irascibile”.
Ma divenne un uomo tenero e affettuoso, molto sensibile ai bisogni degli altri.
Papa Leone XIII lo nominò patrono di tutte le associazioni caritatevoli.
Tra queste spicca, naturalmente, la Società San Vincenzo de’ Paoli, fondata nel 1833 dal suo ammiratore, il Beato Frédéric Ozanam.
San Vincenzo de’ Paoli è il Santo Patrono di:
Società di beneficenza
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