Santo del giorno, 26 settembre: San Paolo VI

Storia di San Paolo VI: nato vicino a Brescia nel nord Italia, Giovanni Battista Montini era il secondo di tre figli. Suo padre, Giorgio, era un avvocato, editore e infine membro della Camera dei Deputati italiana. Sua madre, Giuditta, era molto impegnata nell’Azione Cattolica

Dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1920, Giovanni si laureò in lettere, filosofia e diritto canonico a Roma prima di entrare a far parte della Segreteria di Stato vaticana nel 1924, dove lavorò per 30 anni.

Fu anche cappellano della Federazione degli Studenti Universitari Cattolici Italiani, dove conobbe e divenne molto amico di Aldo Moro, che divenne poi presidente del Consiglio.

Moro fu rapito dalle Brigate Rosse nel marzo 1978 e assassinato due mesi dopo. Un devastato Papa Paolo VI ha presieduto il suo funerale

Nel 1954 p. Montini fu nominato arcivescovo di Milano, dove cercò di ricondurre i lavoratori disamorati alla Chiesa cattolica.

Si definiva “l’arcivescovo dei lavoratori” e visitava regolarmente le fabbriche mentre sovrintendeva alla ricostruzione di una Chiesa locale tremendamente sconvolta dalla seconda guerra mondiale.

Nel 1958 Montini fu il primo dei 23 cardinali nominati da papa Giovanni XXIII, due mesi dopo l’elezione di quest’ultimo a papa.

Il cardinal Montini ha contribuito alla preparazione del Vaticano II e ha partecipato con entusiasmo alle sue prime sessioni.

Quando fu eletto papa nel giugno 1963, decise immediatamente di continuare quel Concilio, che ebbe altre tre sessioni prima della sua conclusione l’8 dicembre 1965.

Il giorno prima della conclusione del Vaticano II, Paolo VI e il patriarca Athenagoras revocarono le scomuniche che i loro predecessori avevano fatto nel 1054.

Il papa ha lavorato molto duramente per garantire che i vescovi approvassero i 16 documenti del Concilio a maggioranza schiacciante.

Paolo VI aveva sbalordito il mondo visitando la Terra Santa nel gennaio 1964 e incontrando di persona Atenagora, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli

Il papa fece altri otto viaggi internazionali, di cui uno nel 1965, per visitare New York City e parlare a nome della pace davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ha anche visitato l’India, la Columbia, l’Uganda e sette paesi asiatici durante un tour di 10 giorni nel 1970.

Sempre nel 1965 istituì il Sinodo Mondiale dei Vescovi e l’anno successivo decretò che i vescovi dovessero rassegnare le dimissioni al compimento dell’età di 75 anni.

Nel 1970 decise che i cardinali con più di 80 anni non avrebbero più votato nei conclavi papali né sarebbero stati a capo delle principali cariche della Santa Sede.

Aveva aumentato notevolmente il numero dei cardinali, regalando a molti paesi il loro primo cardinale. Infine, stabilendo relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e 40 paesi, nel 1964 istituì anche una missione di osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

Paolo VI scrisse sette encicliche; il suo ultimo nel 1968 sulla vita umana – Humanae Vitae – proibiva il controllo delle nascite artificiale.

Papa Paolo VI morì a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978 e fu sepolto nella Basilica di San Pietro.

È stato beatificato il 19 ottobre 2014 e canonizzato il 14 ottobre 2018.

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Fonte:

media francescana

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