Santo del giorno 26 aprile: Raffaele Arnaiz Baron
Raffaele fu consacrato dal papà alla Vergine del Pilar. La malattia non gli dava tregua ma lui non si faceva vincere e tornava al monastero
Quando sembrava guarito, il male tornava e peggiore di prima ma mai svaniva la risoluzione e determinatezza dell’animo di Raffaele.
Divenne religioso trappista e perciò aveva lasciato i sospirati studi universitari.
Ecco un po’ di notizie biografiche.
Chi era Raffaele Arnaiz Baron
Le origini erano spagnole ed era nato da genitori facoltosi nel 1911.
Era un ragazzo vivace, pieno di interessi e passioni, tra cui musica, disegno, teatro.
Raffaele, anche se di salute cagionevole, non trascurò mai la vita spirituale ed anzi è oggi considerato uno dei più grandi mistici del XX secolo.
È l’esempio del nostro secolo per i giovani insieme al beato Carlo Acutis.
Man mano, San Raffaele annullò tutti i suoi desideri, volendo essere ultimo in tutto, fuorché per obbedire.
Morì a soli 27 anni come oblato, senza poter pronunziare voti religiosi, della famiglia dei trappisti di S. Isidoro.
Un mistico di stretta osservanza fratello Raffaele
Ancora oggi prendiamo in considerazione in tutto il mondo i suoi scritti spirituali.
Il nulla deve bastarmi, questo il motto per non arrendersi alla semplicità.
E perché tutto ciò sia possibile è solo per miracolo della sua grazia.
Nel 1938 lascia le sue spoglie mortali per unirsi a Dio.
Che possa questo Santo dalle vita contemplativa e mistica così intensa intercedere per tutti noi.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
Per approfondire:
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Fonte dell’articolo
Dicastero delle cause dei santi