Santo del giorno 25 aprile: Giovanni Battista Piamarta
Oggi festa della liberazione, reduci dei valori della libertà, ricordiamo i travagli di un pastore d’anime: Giovanni Battista Piamarta
È vero che ogni mestiere è anche una vocazione come l’amore che Giovanni Battista mostrava per ogni compito che si accingeva a fare.
Lo vediamo come apprendista materassaio, alle prese con le commissioni più disparate ed esigenti, questa tempra del 1841.
Eppure qualcuno notó in lui la vocazione più grande e tutto partí da un’altra inclinazione più piccola: il canto e la musica.
Vero, questa era un po’ una passione di famiglia!
Però diede modo di frequentare certi ambienti che fungevano da richiamo per Giovanni Battista Piamarta.
L’opera degli Artigianelli e la passione per i giovani di Giovanni Battista Piamarta
Aveva oltre vent’anni quando riuscí a diventare sacerdote e fu molto attivo.
I suoi ministeri pastorali furono nel bresciano in anni veramente difficili per la chiesa in cui la massoneria imponeva la chiusura di ogni comunità religiosa.
Piano piano si dedicò ai suoi “Figli di Maria” che poi preferì chiamare come istituto degli “Artigianelli”.
Un nome più concreto che rendeva chiaro il tipo di progetto che Piamarta intendeva portare a compimento, assieme poi alla colonia agricola che mise in piedi.
Diede vita anche a due congregazioni religiose, una maschile ed una femminile ma in tutto ciò che faceva la sua preoccupazione era anche la preparazione al mestiere.
Il mestiere anche è una vocazione.
Lui, nell’arte della semplicità, l’aveva imparato bene.
Se ne andò quel 25 aprile del 1913 ed oggi riposa proprio vicino ai suoi Artigianelli.
Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie
Per approfondire
Santo del giorno 22 aprile: Senorina Di Vieira
Santo del giorno 14 aprile: Pietro Gonzales
Chi era l’amica di Santa Gemma Galgani?
Santo del giorno 5 aprile: Maria Crescentia Hoss
Pasqua 2023, è tempo di auguri a Spazio Spadoni: “per tutti i cristiani rappresenta la rinascita”