Santo del giorno 24 aprile: San Fedele da Sigmaringen
San Fedele da Sigmaringen: Martire della Fede e Difensore della Giustizia
Nome
San Fedele da Sigmaringen
Titolo
Sacerdote e martire
Nome di battesimo
Markus Roy
Nascita
1577, Sigmaringa, Germania
Morte
21 aprile 1622, Seewis, Svizzera
Ricorrenza
24 aprile
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
24 marzo 1729, Roma, papa Benedetto XIII
Canonizzazione
29 giugno 1746, Roma, papa Benedetto XIV
Preghiera
O Padre, che al tuo sacerdote San Fedele, ardente di carità, hai dato la grazia di testimoniare con il sangue l’annunzio missionario del Vangelo, per sua intercessione concedi anche a noi di essere radicati e fondati nell’amore di Cristo, per conoscere la gloria del Signore risorto. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Patrono di
Castelnuovo Magra, Portalbera, Montenerodomo, Monchiero
Martirologio Romano
A Sèvis, nella Svizzera, san Fedele da Sigmaringa, Sacerdote dell’Ordine dei Minori Cappuccini e Martire, il quale, mandato là a predicare la fede cattolica, nello stesso luogo, ucciso dagli eretici, compì il martirio, e dal Papa Benedetto decimoquarto fu annoverato fra i santi Martiri.
Il Santo e la missione
San Fedele da Sigmaringen ha vissuto una vita di dedizione straordinaria, caratterizzata da un profondo impegno per la missione della Chiesa. Convertitosi da avvocato a frate cappuccino, ha adottato la povertà e la preghiera come mezzi per avvicinarsi a Dio e servire i suoi fedeli. La sua missione era alimentata da una passione ardente per la verità e la giustizia, guidando la sua lotta contro le eresie del suo tempo. San Fedele ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a predicare in modo instancabile, portando il messaggio di fede attraverso le Alpi, nonostante i pericoli e le resistenze. La sua dedizione al ministero e la sua morte da martire riflettono l’essenza di ciò che significava per lui vivere e morire per la missione, dimostrando un coraggio e un impegno incommensurabili che continuano a ispirare fedeli in tutto il mondo.
Il Santo e la misericordia
San Fedele da Sigmaringen incarnava una missione di compassione e verità nella sua vita quotidiana, mostrando un’impegno eccezionale nel suo ruolo di avvocato dei poveri prima di diventare frate. Il suo viaggio spirituale lo portò ad abbracciare una vita di severa austerità e di fervente predicazione, segnata dal desiderio di raggiungere e convertire coloro che erano lontani dalla fede cattolica. Nel cuore delle sue azioni c’era un profondo amore per la giustizia e la verità, qualità che lo guidarono nei confronti di un ministero attivo e pericoloso, spesso in territori ostili alla sua fede. San Fedele si è impegnato a vivere il Vangelo in maniera così radicale che la sua stessa esistenza divenne un sermone vivente, uno che culminò nel suo martirio. La sua vita dimostra come la vera missione non sia solo proclamare parole, ma vivere secondo gli ideali che si predica.
Agiografia
Nacque nel 1577 nella città di Sigmaringa. Il nome di nascita era Marco, cambiato poi in Fedele nella professione religiosa. Nel dargli questo nome, il maestro dei novizi gli disse queste parole dell’Apocalisse: « Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita ». La natura e la grazia lo favorirono dei loro doni e il nostro giovane fece in breve tempo sì ammirabili progressi nella scienza, da essere indicato come esempio ai suoi condiscepoli, e…