Santo del giorno 21 aprile: Anselmo d’Aosta

Di Suor Ines Carlone Il 21 Apr, 2023

Vescovo e dottore della chiesa, Anselmo pose le basi a tutto un pensiero che fece da colonna portante ai posteri

Il filosofo innamorato di Dio che cercò di usare lo strumento del sapere per dimostrare la sua esistenza.

Anselmo, nella vocazione matura, incoraggiato dai suoi stessi confratelli, era dedito alla meditazione pura.

Prima di diventare vescovo, Anselmo chi era?

Sebbene la mamma cercasse di fargli seguire la sua vocazione, fu molto bistrattato dal padre.

Così se ne andò solo e vagabondando in giro, sino alla Francia dove diede retta ai suoi dolori di pancia.

Non poteva che abbandonarsi alla sua chiamata più recondita allo studio dei misteri di Dio e lo fece nel monastero del Bec in Normandia.

Il maestro di Anselmo che stimolò in lui il dono dello studio divino

Pensò di non esserci cosa più bella al mondo della riflessione e preghiera.

E così si concentrò, entrando nell’ordine benedettino, in tutto e per tutto in tali pratiche.

Il maestro era il priore del monastero benedettino dove era entrato, un certo Lanfranco di Pavia, nonché arcivescovo della città inglese di Canterbury.

Anselmo non nutriva di grandi ambizioni e meno di tutto desiderava addossarsi della responsabilità vescovile.

Eppure, sebbene il re francese finse di non saperlo, lui era l’unico degno successore.

Con pochi ed importanti compromessi che salvaguardano l’autonomia e l’indipendenza del monastero del Bec, alla fine Anselmo accettò l’incarico.

Per ciò che era successo, sembrava proprio volere di Dio questa investitura!

Ci troviamo, tra l’altro, in periodi delicatissimi che vedono l’avvicendarsi di un antipapa, ovvero di una figura pontificale non riconosciuta se non da un gruppetto.

Ogni dettaglio della vita di un santo bisogna leggerlo sempre con la lente di lettura del contesto, riportandolo poi ai giorni nostri.

Il vescovo Anselmo morì a Canterbury il 21 aprile del 1109.

Suor Ines Carlone Figlie di Maria Missionarie