Santo del giorno 2 maggio: José Maria Rubio Y Peralta
Stavolta, santo o non santo, non si fa mistero che José non aveva invidiabili qualità umane ma un innegabile amore per i poveri.
In fondo, non bisogna stupirsi di trovare delle persone assolutamente normali nella loro quotidianità tra i santi canonizzati.
Detto anche “apostolo di Madrid” José Maria Rubio Y Peralta profuse tutto il suo impegno nei sobborghi della cittadina tra gli straccivendoli ed i derelitti.
Ecco qualche stralcio della sua vita.
Il motto di José Maria Rubio Y Peralta: fare quello che Dio vuole e volere quello che Dio fa
Nato nel 1864 a Dalias (Almeria), un piccolo quartiere spagnolo non ebbe furore a realizzare le sue ambizioni.
Spesso ci si fa prendere dalla frenesia del mondo; tuttavia, la fedeltà di José Maria Rubio Y Peralta al suo mentore Joaquin Torres Asensio si protrasse fino alla sua morte.
Pensare che si trasferí insieme a lui nella capitale Madrid.
Fu solo alla sua dipartita che spiegò totalmente le ali scegliendo la Compagnia di Gesù (i gesuiti).
Ma era un gesuitante come si suol dire o “gesuita per hobby” come anche lui amava definirsi e spesso veniva confuso per tale, ancora prima di diventarlo.
Aveva un carattere piuttosto schivo, non era una persona molto loquace e socievole ma si dava tanto da fare con i bisognosi.
Morì il 2 maggio 1929 a Madrid e fece bruciare tutti i suoi appunti spirituali.
Vorremmo oggi ricordarlo per quanto, mantenendo una certa alterità, avesse cercato di animare le folle al solo grido: ” Bisogna avere slancio”!
E come in un moto d’inerzia, prima o poi, ci destiamo dal torpore e gioiamo del Vangelo.
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