Santo del giorno per il 14 novembre: San Serapione
La storia di Serapione: era un prete e martire cattolico mercedario inglese. Secondo Thomas O’Loughlin, Serapione di Algeri era scozzese di nascita.
È riconosciuto come protomartire.
Fu il primo del suo Ordine a meritare la palma del martirio essendo crocifisso e fatto a pezzi.
La vita di Serapione:
Si dice che abbia prestato servizio negli eserciti di Riccardo Cuor di Leone e Leopoldo VI durante le Crociate.
Durante la sua infanzia accompagnò suo padre nelle Crociate e fu presente alla battaglia di Acri nel 1191.
Ha partecipato alla Reconquista mentre prestava servizio nelle forze armate di Alfonso VIII di Castiglia o Alfonso IX di León.
Incontrò Pietro Nolasco a Barcellona e divenne membro professo dei Mercedari nel 1222.
Lo scopo dei Mercedari era quello di liberare i prigionieri cristiani negli stati musulmani.
Fu incaricato di reclutare per l’ordine in Inghilterra, ma i pirati assediarono la nave e lo lasciarono per morto.
Sopravvissuto, andò a predicare a Londra, cosa che lo mise nei guai e gli ordinò di lasciare la città.
La morte di Serapione
Ci sono diversi resoconti della sua morte. Secondo un racconto, fu picchiato a morte dai pirati francesi a Marsiglia.
Nel 1240 fece due viaggi per riscattare i prigionieri.
Il primo fu a Murcia, dove acquistò la libertà di novantotto schiavi; il secondo fu ad Algeri, dove riscattò ottantasette schiavi, ma rimase lui stesso ostaggio per il pagamento integrale del denaro.
Una prima versione popolare afferma che il riscatto non è arrivato in tempo e così i suoi carcerieri hanno deciso di farlo uccidere.
Fu inchiodato a una croce a forma di X e smembrato.
Il resoconto più autorevole viene dai primi annali dei Mercedari.
“Catturato in Scozia dai pirati inglesi, Serapione fu legato mani e piedi a due pali, poi picchiato, smembrato e sventrato. Alla fine, il suo collo è stato parzialmente reciso, lasciandogli la testa penzolante”.
L’artista barocco Francisco Zurbarán ha raffigurato il martirio di San Serapione in uno dei suoi dipinti.
Papa Benedetto XIII dichiarò Serapione martire e ne approvò la venerazione nell’Ordine dei Mercedari con decreto del 1728.
Papa Benedetto XIV lo aggiunse al Martirologio Romano.
Leggi anche:
Santo del giorno per l’8 novembre: Sant’Adeodato I
Santo del giorno per il 7 novembre: San Vincenzo Grossi
Ghana, Conferenza episcopale sostiene il disegno di legge per l’abolizione della pena di morte