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Quaresima: Tempo di Preghiera, di Penitenza e di Perdono

Prima Domenica di Quaresima, un cammino di fede e resistenza

In questa prima domenica di quaresima, il brano del Vangelo proclamato, riguarda la tentazione di Gesù nel deserto. Satana è l’accusatore, il traditore, Gesù invece non tradisce il Padre, giustifica e vince nella Verità.

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È lo Spirito Santo che conduce Gesù nel deserto, ma non è un fatto isolato, perché lo Spirito Santo ha sempre guidato la vita di Cristo secondo il volere di Dio. Il Vangelo di Matteo (4,1-11) ci riferisce del luogo (il deserto), degli animali, del digiuno, degli Angeli e del demone. L’illustrazione di questo brano eseguito nel 1860 da Felix Joseph Barrias, pittore francese (1822/1907), ci mostra proprio il momento in cui il Cristo dopo quaranta giorni e quaranta notti di digiuno e di preghiera nel deserto, ebbe fame, ed è a questo punto che satana tenta Gesù. In quest’opera pare quasi di sentire le parole di satana: se sei Figlio di Dio…. I due personaggi che grandeggiano sull’ambiente essenziale, appena descritto, hanno un atteggiamento e una gestualità fortemente espressiva. L’autorevolezza con cui Gesù risponde alle tre tentazioni è evidenziata dalla sua fisionomia, dal cromatismo contrapposto e dalla statuarietà imponente della sua figura. I colori sono contrastanti ma le ombre ne attenuano la vivacità e rendono in pieno la forza dell’avvenimento.

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Ci ricorda il deserto della tentazione di Gesù, il quadro di Andrea Mantegna, pittore rinascimentale, (1430/1506) conservato nella National Gallery di Londra del 1455 circa:” l’orazione di Gesù nell’orto”. Gesù sta pregando in un ambiente roccioso, arido, quasi privo di vegetazione ad esclusione di uno scheletrico arbusto di un ulivo quasi secco su cui si poggia un avvoltoio ad osservare.

i quaresima 4Sopra la piccola altura rocciosa scolpita come un grande basamento, Gesù prega in ginocchio, e mentre nelle tentazioni di satana gli angeli si apprestano a servirlo, qui gli mostrano gli strumenti della passione. Alle sue spalle un lungo corteo di soldati scende da una strada tortuosa che li allontana dalla città, guidati da Giuda. Anche qui c’è l’accusatore, il traditore con il suo odio che vuole morto il Cristo. Anche nell’orazione tra gli ulivi Gesù è solo a pregare perché gli apostoli chiamati per dargli un aiuto nella preghiera, dormono. Anche qui ci sono degli animali che rivestono ruoli simbolici, ma il cromatismo è più squillante e il cielo grigio azzurro, ricco di dense nuvole, genera una luce irreale che evidenzia ogni particolare. Durante l’orazione nell’orto Gesù inerme suda sangue, mentre nella lotta con satana reagisce energicamente rispondendo con la parola della Verità. Ogni elemento trattato nei due quadri esprimono da una parte l’angoscia dell’uomo e dall’altra la forza di Dio. Forse anche queste due opere a confronto, ci possono aiutare nel meditare sulla passione di Gesù.

Paola Salamino

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  • Paola Salamino

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